Franco Adami, appartatosi in un casolare con Mirella, prostituta diciassettenne, in un momento di "raptus" la ferisce per ritrarla cosparsa di sangue sul corpo nudo; ma, fuggendo inorridito per la propria impresa, ne provoca la morte per dissanguamento. Denunciato da Garavino, un guardone che ha assistito alla scena ed è a sua volta fuggito inorridito, Franco viene malaccortamente difeso dall'avv. D'Orazio e rischia l'ergastolo. Contro l'assassino finisce per pesare notevolmente il quotidiano locale, diretto da Giorgio Tavani. A questo punto la difesa viene assunta dall'anziano e anticonformista avv. Montani che convince delle proprie tesi il Tavani conducendolo al Manicomio Giudiziario provinciale ove il Direttore illustra diversi casi di patologia criminale. Il nuovo atteggiamento del giornale e la linea di difesa del Montani, portano all'incriminazione di Franco per omicidio preterintenzionale e al suo ricovero in manicomio.
"Il regista di Eros e Thanatos ha inteso, con la sua pellicola, spezzare una lancia per gli omicidi sessuali, che egli ritiene sempre piu' di competenza dello psichiatra che non del giudice [...]". ("King Cinema")
IL FILM, PRESENTATO AL PUBBLICO NEL 1969 COL TITOLO EROS E THANATOS FU IMMEDIATAMENTE SEQUESTRATO.
Attore | Ruolo |
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Enzo Andronico | Padre Di Francesco |
Silvio Bagolini | Rag. Usai |
Ketty Barbero | Giovane Prostituta |
Marcello Bonini Olas | Prete Del Collegio |
Solvejg D'Assunta | Francesca |
Pierre Cressoy | Giorgio Tavani |
Attilio Dottesio | Comm. Polizia |
Umberto Liberati | Franco Adami |
Giampiero Littera | Canapino |
Maurizio Merli | Giornalista Barni |
Folco Lulli | Avv. Montani |
Josha Gabor | Gilberto Da Bambino |
Daniele Vargas | Dir. Manicomio |
Piero Lulli | Gilberto |