L'agente Quiller viene inviato a Berlino con l'incarico di scoprire i capi di una misteriosa organizzazione neonazista che, nell'intento di impadronirsi del potere, non bada ad eliminare spietatamente gli avversari. Quiller, pur sapendo della scomparsa dell'agente che l'aveva preceduto nello stesso incarico, decide di agire da solo e senza armi; anzi si fa subito individuare da quelli che deve combattere e si fa volutamente rapire e drogare per trovarsi nel quartier generale del movimento proprio dove intendeva arrivare. Fortunatamente i suoi rapinatori lo lasciano in vita, non avendo potuto scoprire nulla di sostanziale nelle sue farneticanti parole, e lo seguono con la speranza di servirsene per individuare l'organizzazione poliziesca che li sta combattendo. Ammonito dal diretto superiore a non prestarsi al gioco degli avversari, Quiller per mezzo di Inge, una giovane maestra con la quale fa amicizia, individua il covo avversario e lo segnala in tempo ai suoi. Ma quando la missione è materialmente compiuta, a Quiller si rivelano alcuni punti oscuri nei confronti di Inge, che l'agente credeva estranea al movimento. Quiller allora si allontana amaramente, convinto di avere tagliata soltanto una delle teste della pericolosa idra nazista.
La sceneggiatura è di Harold Pinter che asciuga un romanzo qualsiasi di spionaggio, trasformandolo in allucinante parabola fantapolitica. Regia non del tutto all'altezza. Recitazione professionale. Guinnes spicca tra tutti. (Telesette)
ROMANZO "THE BERLIN MEMORANDUM" DI ADAM HALL
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