Punta Sacra, film diretto da Francesca Mazzoleni, è un documentario che prende il nome dal piccolo triangolo di terra dove il fiume Tevere e il mare si incontrano, nell'idroscalo di Ostia. Qui, alla foce del rio, vive una comunità di circa 500 famiglie, una comunità isolata, che - nonostante la zona decadente - sente il legame con il territorio e si ritrova spesso a lottare contro la natura e l'uomo per salvarlo.
Fra le famiglia di Punta Sacra - a continuo rischio di allagamento o demolizione - c'è quella di Franca, composta solamente da donne. È lei la capofamiglia, ma anche la voce narrante del documentario, che mostra il dissidio vissuto dalla comunità, incerta se lasciare per sempre quel posto o cedere al legame con la terra e restare.
Una lingua di terra che ha bisogno di diverse migliorie e al limite del vivibile, ma che rappresenta per le 500 famiglie della zona una vera e propria casa, nella quale quotidianamente lottano per restare.
Un simbolo di libertà, il fiume che ritorna al mare. Siamo sul litorale romano, in un posto che sembra in altro mondo, estremo, che si chiama Idroscalo di Ostia. Un posto di un fascino straziante, che viene indagato con enorme rispetto e sensibilità da Francesca Mazzoleni, a partire dagli abitanti, dalle storie di chi ha lottato per la stabilità, in un posto sempre sotto minaccia di sgombero. Senza luoghi comuni sul disagio sociale, Punta sacra è cinema puro, poetico in maniera spontanea, come il flusso della narrazione che scorre al ritmo delle onde del mare. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Punta sacra: leggi la recensione completa del film
Il film ha vinto il Sesterce d'Or La Mobiliére al festival Visions du Réel.
Presentato in concorso ad Alice nelle Città durante il Festival di Roma 2020.
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