Nel buio di una notte indimenticabile, Nemo sprofonda in un sonno da ghiro e poco dopo, con l'aiuto del suo scoiattolino Icaro e del suo amico il Professor Genio, si mette in viaggio alla volta di Sonnolandia. Gli abitanti di Sonnolandia accolgono affettuosamente il piccolo Nemo, specie il Re, che lo adotta e lo nomina erede al trono, affidandogli due oggetti particolari: lo Scettro reale e una chiave che dischiude qualunque oscuro segreto. Strada facendo Nemo incontra Flip, un monello nato per combinare guai, che lo persuade a usare la chiave magica per vedere quali cose celate nell'ombra essa porterà alla luce. Nemo finisce per aprire una porta magica, ma così facendo libera un demone che rapisce il Re e lo conduce nel luogo più temuto dell'universo: la Terra degli Incubi, governata dal malvagio e pazzoide Re degli Incubi. Sentendosi responsabile Nemo si mette in cammino verso la terra degli Incubi, deciso a salvare il suo amato re. Grazie allo scettro magico, riesce a sbaragliare il diabolico Re degli Incubi, libera il Re di Sonnolandia e mette fine all'orribile Mondo degli Incubi. Diventato un eroe, Nemo viene salutato con grande calore a Sonnolandia e vola via nel cielo illuminato dalla luna al fianco della principessa Camilla.
"(...) I novanta minuti di "Piccolo Nemo-Avventure nel mondo dei sogni" soffrono però alla distanza, quando il "plot" della vicenda passa dalla impalpabilità onirica, ad una improbabile battaglia col demone Re dell'Incubo, che si presenta come una versione grottesca del Tchernabog protagonista della Notte sul Monte Calvo in "Fantasia". Lo scettro del mondo dei sogni, brandito da Little Nemo come arma finale, rivela il malcelato tentativo di "modernizzare" (stile spada laser), un personaggio il cui potere evocativo non necessita di simili rozzi ritocchi narrativi. Se le scenografie e alcune sequenze di questo film si fanno comunque apprezzare, alla fine della proiezione si rimane con la sensazione di una grossa occasione mancata e non si può far altro che andare a rileggere nostalgicamente le tuttora impareggiabili storie a fumetti, realizzate da McCay novanta anni fa (...)". (La Repubblica, Oscar Cosulich, 12/6/94)
REVISIONE MINISTERO GIUGNO 1994
TRATTO DAL FUMETTO DI WINSOR MC CAY