LA TRAMA DI OSTIA
I fratelli Rabbino e Bandiera, tornando a casa dopo aver tentato di commettere un furto, scorgono una ragazza addormentata su un prato. Dopo averla condotta nella loro abitazione, ben presto stringono amicizia con lei e, in uno scambio di reciproche confidenze, le rivelano di aver ucciso il proprio padre, un anarchico sempre ubriaco che aveva condotto la loro madre alla pazzia. Dal canto suo, la giovane racconta a Rabbino e Bandiera di aver avuto anch'essa una sciagurata esperienza con suo padre, un turpe individuo che le ha usato violenza. Ospitata definitivamente la ragazza nella loro casa, i due fratelli qualche tempo dopo vengono tratti in arresto e condannati a un anno di carcere per furto. In prigione ricevono le visite della ragazza, che ha ottenuto il relativo permesso asserendo di convivere con Bandiera. La scelta tra i due, forse del tutto casuale, provoca un certo risentimento in Rabbino e lo induce a provocare il fratello e ad azzuffarsi con lui. Trascorso l'anno in carcere, Rabbino e Bandiera si recano sulla spiaggia di Ostia, dove li attende la ragazza. Il contrasto tra i due fratelli esplode inevitabilmente in maniera violenta: accecato dall'ira, Rabbino uccide Bandiera, colpendolo al capo con un remo. Mentre la ragazza fugge, Rabbino, pietrificato dal dolore, affida al mare il corpo del fratello.
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