In molti dicono che i festival non hanno più impatto, neanche quelli più importanti. Bisogna dire però che difficilmente Ognuno ha il diritto ad amare sarebbe stato visto da addetti ai lavori e critici, apprezzato e proposto al pubblico italiano, non fosse per la sua vittoria al Festival di Berlino. Il tutto ha permesso alla regista rumena Adina Pintilie di farsi notare al di là di un nucleo di cinefili duri e puri che avevano avuto occasione di vedere i suoi precedenti lavori, tutti documentari o cortometraggi.
Nata a Bucarest nel 1980, ha mostro subito uno stile molto personale, a partire dai primi lavori, dei corti diretti all'inizio degli anni 20000, oltre a una particolare predilezione per l'analisi dei variegati e non sempre razionali comportamenti della mente umana. Il primo lavoro a ottenere attenzione al di fuori dei confini nazionali è stato il documentario Nu te supara, dar..., racconto quotidiano dei pazienti di un ospedale psichiatrico rumeno. Vari festival internazionali lo selezionarono, fra cui Locarno, nella sezione Cineasti del presente e Austin.
Più o meno in quel periodo, nel 2008, la Pintilie si è laureata all'Università nazionale di arte teatrale e cinematografica di Bucarest ed è subito stata nominata direttrice artistica del Bucharest International Experimental Film Festival.
Ognuno ha il diritto ad amare, titolo internazionale Touch me not, è stata la sua prima opera a soggetto; un racconto sulle varie dimostrazioni fisiche del senso di intimità, del sesso, fra persone di ogni tipo e ogni forma di bellezza. Un film che vuole rompere dei tabù, come la sessualità fra disabili, la cui presentazione alla Berlinale ha diviso nettamente critica e pubblico.
Attore | Ruolo |
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Laura Benson | Laura |
Tómas Lemarquis | Tomas |
Christian Bayerlein | Christian |
Grit Uhlemann | Grit |
Adina Pintilie | Adina |
Hanna Hofmann | Hanna |
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