Per il suo terzo film dietro alla macchina da presa, Ralph Fiennes preferisce la danza alla letteratura e gira un biopic tradizionale fino a un certo punto in cui alterna abilmente tre piani temporali optando per tre diversi stili di regia. Del ballerino russo l'attore racconta l’egocentrismo e lo spirito ribelle, e dispiace che, avendo scelto di farlo interpretare a un ballerino, il regista non trasmetta la potenza della sua danza. Bella invece è la rappresentazione della Parigi del 1961, mentre la lunga sequenza con la richiesta di asilo politico è un esempio di grande cinema, quasi un piccolo thriller politico all'interno di una narrazione elegante e che si prende i suoi tempi. (Carola Proto - Comingsoon.it)
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Dal Trailer Italiano del Film:
Pierre Lacotte (Raphaël Personnaz): Ci stavamo chiedendo se ti fosse permesso parlare con noi
Rudolf Nureyev (Oleg Ivenko): Ci è stato detto di non parlare con gli stranieri, di non uscire con loro, solo con i socialisti!
Rudolf Nureyev: Mi piace come si vive in Occidente!
Voce off: Devo tornare in Unione Sovietica!
Rudolf Nureyev: Voglio essere libero!
Voce off: È fuori controllo, potrebbe chiedere asilo politico!
ushkin (Ralph Fiennes): No, lui vuole solo essere libero di ballare, è diventato un simbolo, non potete fermarlo!
Rudolf Nureyev: Sono un contadino dell'Unione Sovietica, un ragazzo nato su un treno, ho il dovere di mostrare al mondo che sono il migliore! Io sono Rudolf Nureyev!
Attore | Ruolo |
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Oleg Ivenko | Rudolf Nureyev |
Adèle Exarchopoulos | Clara Saint |
Chulpan Khamatova | Xenia |
Ralph Fiennes | Alexander Pushkin |
Aleksej Morozov | Strizhevsky |
Raphael Personnaz | Pierre Lacotte |
Olivier Rabourdin | Alexinsky |
Louis Hofmann | Teja Kremke |
Sergei Polunin | Yuri Soloviev |
Yves Heck | Jagaud-Lachaume |