TRAMA MASTERMINDS - LA GUERRA DEI GENI
Masterminds - La guerra dei geni, film diretto da Roger Christian, segue le vicende di Ozzie Paxton (Vincent Kartheiser). Nonostante abbia solo sedici anni, il ragazzo è un grande esperto di computer: si diverte a decifrare codici criptati, hackerare siti e ficcare il naso nei file segreti del governo. A causa del suo temperamento ribelle, Ozzie è stato espulso da varie scuole, tra cui la prestigiosa Shady Glen School, che è ancora frequentata dalla sorellastra Melissa (Katie Stuart).
Un giorno, Ozzie viene obbligato dai genitori ad accompagnare la sorellina nella sua ormai ex scuola. Giunto sul posto, il giovane non sa resistere alla tentazione di fare uno scherzo dei suoi, ma facendo così si trova suo malgrado nel bel mezzo di un piano criminale. Ralph Bentley (Patrick Stewart), ex responsabile della sicurezza dell’istituto, è a capo di una banda che ha preso in ostaggio studenti e professori e richiede centinaia di milioni di dollari di riscatto.
Sfruttando tutte le proprie abilità informatiche, Ozzie hackera il computer della scuola e inizia la sua lotta contro i rapitori, cercando in tutti i modi di impedire la loro fuga dall’edificio…
CRITICA DI MASTERMINDS - LA GUERRA DEI GENI
"'Masterminds' è un film adolescenziale che deve tutto alle location e alle scene d'azione e, soprattutto, alla presenza nel cast di Patrick Stewart, attore shakespeariano, conosciuto negli States per aver interpretato per sette anni il ruolo del capitano Jean-Luc Picard nella serie tv 'Star Trek - The Next Generation'. Talento sprecato per un film che non riesce a evadere dalle pastoie del genere 'per ragazzi', dove gli abstract etico-politici sono ingenui e buonisti e dove le dinamiche degli incidenti ricordano troppo da vicino la logica dei cartoon della Warner e dove l'onestà premia comunque. Non mancano i cliché del caso e semplificazioni ideologiche. Senza dimenticare che il film è ambientato in una scuola per superricchi che possono permettersi avventure esotiche con un mago dei computer cattivo, lasciando i problemi quotidiani a chi non può permettersi anche la più economica delle scuole private; ma questo è un altro discorso. Un film, tutto sommato, innocuo che può far divertire, meglio se coadiuvato da una distratta visione televisiva". (Alessandro Paesano, 'Film')
