LA TRAMA DI LOU VON SALOMÉ
Lou Von Salomé, film diretto da Cordula Kablitz-Post, racconta la vita della filosofa, scrittrice, psicoanalista e pioniera dell’emancipazione femminile Lou Andreas Salomé, nota anche come musa ispiratrice dei più grandi pensatori di inizio Novecento. Nata nel 1981 a San Pietroburgo, sin dalla giovane età intuisce che i suoi sono tempi difficili per una donna in un mondo dominato dagli uomini e dal patriarcato. Sapendo che quello che è definito come "il gentil sesso" non può avere gli stessi diritti di un uomo, la giovane
Lou (
Katrina Lorenz) è determinata a far di sé un emblema dell'emancipazione femminile, facendo riconoscere i suoi talenti e imponendo la sua indipendenza. si sottrae all'amore carnale e Contro la volontà materna inizia a studiare medicina, scrive poesie e frequenta i circoli intellettuali, tutte discipline fortemente collegati al fronte maschile. Testarda e cocciuta, la donna non si arrende e con tenacia insegue il suo sogno, conoscendo grandi personalità della filosia, come
Paul Rée (
Philipp Hauß ) e
Friedrich Nietzsche (
Alexander Scheer), due uomini di cultura che restano affascinati da una donna così intelligente e inarrivabile tanto da arrivare a chiedere invano la sua mano.
Lpu non sembra interessata a un rapporto sentimentale, fino a quando non incontra il giovane autore
Rainer Maria Rilke (
Julius Feldmeier), ai tempi misconosciuto, e se ne innamora perdutamente, diventando sua consigliera e promotrice. Rainer è il suo primo amore, il primo a coinvolgere Lou in una relazione sentimentale, ma non l'unico della sua vita.
Un altro uomo importante nella sua esistenza e, in particolare, per i suoi studi è
Sigmund Freud (
Harald Schrott), conosciuto a 50 anni. Tra i due filosofi e psicoanalisti si instaurerà un rapporto di stima che porterà l'una a influenzare l'altro. Una donna così all'avanguardia ha vissuto anche uno dei periodi più retrogradi della storia dell'umanità, è il 1933, infatti, quando il nazismo prende il pieno potere della Germania. In quel periodo Lou vive nella città tedesca di Gottinga e, ormai anziana, insieme al germanista
Ernst Pfeiffer (
Matthias Lier) ripercorre la sua vita movimentata, fatta di successi nel campo della filosofia, della letteratura e della psicoanalisi, la lotta per la libertà e la scoperta del vero amore in tarda età.
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RECENSIONE
Sulla figura straordinaria di Lou Von Salomé, amica di Nietzsche, allieva di Freud, amante di Rainer Maria Rilke e Franz Wedekind, filosofa, psicoanalista e scrittrice, è ingiustamente sceso un velo d'oblio.
Al cinema l'abbiamo conosciuta nella rivisitazione scorretta e distorta di Liliana Cavani a proposito del suo triangolo (nella realtà casto) con Nietzsche e Paul Reé, in Al di là del bene e del male. Ben venga dunque questo film biografico tedesco, rigoroso e mai noioso, pieno di invenzioni visive e fedele al personaggio e alle sue parole, ma al tempo stesso libero di immaginarla nel quotidiano, grazie anche alla performance di tre attrici di diversa età, tutte belle e bravissime.
Per ricordare o scoprire un personaggio femminile così avanti sul tempo da non temere di sfidare la società retrograda del tempo, una donna così in movimento che il mondo attorno a lei appare a volte fermo, come bene esprime una bella intuizione scenografica della regista.(Daniela Catelli - Comingsoon.it)
Leggi la recensione completa del Film Lou Von Salomé.