Lo Sciame, il film diretto da Just Philippot, vede protagonista Virginie Hébrard (Suliane Brahim). Quarantenne, rimasta vedova con due figli da mantenere, la donna ha dovuto lasciare il suo lavoro da infermiera per occuparsi della tenuta agricola di famiglia. Purtroppo le cose non sono andate bene e per poter salvare l'azienda dal fallimento, Virginie ha deciso di optare per un'attività più redditizia, dedicandosi all'entomocultura, ovvero l'allevamento di insetti commestibili.
La donna si lancia così anima e corpo nel business delle cavallette per uso alimentare. Ma quello che era iniziato come un lavoro, si trasforma poco a poco in una vera e proprio ossessione. Laura (Marie Narbonne), la figlia adolescente, e il fratellino Gaston (Raphaël Romand), crescono all'ombra di questa madre che praticamente non vedono più, tanto è presa dal suo lavoro. La produzione deve aumentare e gli insetti devono corrispondere maggiormente ai gusti dei compratori, è l'unico modo perché l'attività porti profitti. In questa corsa spasmodica al miglioramento, Virginie sembra ogni giorno di più sviluppare un rapporto morboso con le sue cavallette, che sembrano apprezzare particolarmente il sangue...
Forse i fan dell'horror più hard core potranno trovare che la costruzione di Lo sciame vagamente lenta, e il suo lavorare più sulla psicologia e la suggestione che non sull'esplicitazione un po' deludente. Ma se si adotta la giusta prospettiva, quello di Philippot è un film la cui vicenda è in grado di appicciarsi addosso allo spettatore in maniera tanto scomoda quanto efficace, e che è in grado di mettere sullo schermo alcune immagini potenti. La candidatura ottenuta ai César come miglior opera prima, quindi, non fu affatto immeritata. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Lo Sciame: leggi la nostra recensione completa del film.
In Italia è disponibile in streaming su Netflix.
Presentato in anteprima alla Semaine de la Critique in occasione del Festival di Cannes 2020.
Le riprese del film si sono svolte tra il mese di agosto e quello di ottobre del 2019, nel Puy-de-Dôme, dipartimento della regione Alvernia-Rodano-Alpi nel zona centro-meridionale della Francia, in particolare nelle località di Riom, Saint-Jacques-d'Ambur e Billom.
Anche se il film fa uso dei effetti digitali, molti degli insetti che vediamo sono reali. Si tratta di locuste migratrici. Per il film è stato creato appositamente un allevamento, nato grazie all'acquisto di locuste che deponevano le uova, che a loro volta diventavano tre o quattro volte più numerose. Questi insetti, una volta adulti, vivono solo poche settimane. Era quindi necessario averne abbastanza per tutta la durata delle riprese.
Attore | Ruolo |
---|---|
Suliane Brahim | Virginie Hébrard |
Sofian Khammes | Karim |
Marie Narbonne | Laura Hébrard |
Raphael Romand | Gaston Hébrard |
Victor Bonnel | Kévin |
Vincent Deniard | Briand |
Stéphan Castang | allevatore |
Guillaume Bursztyn | allevatore |
Christian Bouillette | Duvivier |
Clément Bertani | fornitore di sangue |
Nathalie Boyer | madre di Kevin |
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