Commedia sociale sul riscatto e l'alleanza all'insegna dell'umanità fra operatrici sociali e donne senza tetto. Il fronte comune lotta contro la burocrazia e i tagli allo stato sociale. Combinazione fra professioniste e donne che hanno vissuto la strada, Le invisibili commuove per la ricchezza di profondità di queste donne testimoni, dalla biografia avventurosa e dolorosa, meno per una struttura narrativa ordinaria. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
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Il bene è una via lastricata talvolta di comportamenti non proprio ortodossi, se non proprio oltre i limiti della legge. Sempre a fin di bene, si intende. Come dimostra questa commedia dolce amara francese, fra risate spontanee e sincera commozione, capace di unire tematiche sociali con un’ironia di fondo, come sa fare così bene Ken Loach. Se il comune decide di chiudere un ricovero per donna senza tetto, cosa fare di meglio, nelle ultime settimane rimaste, se non provare con ogni mezzo a reinserirle, queste donne, senza lasciarle abbandonate a causa di una decisione politica sciagurata. Ci mettono tanto cuore, le protagoniste del feel good movie Le invisibili. Ma chi sono? Partiamo da Audrey Lamy, sorella minore della più nota Alexandra, nata a teatro, comica in televisione e al cinema, soprattutto come non protagonista. Ha recitato in Paris di Cédric Klapisch. Il suo anno d'oro è stato il 2011, quando è stata nominata sia ai César che ai Molières del teatro. Insieme a lei Noémie Lvovsky, regista, sceneggiatrice (anche per la nostra Valeria Bruni Tedeschi) e attrice molto attiva. Ormai è una caratterista di professione, considerate le cinque candidature ai César come non protagonista in dieci anni.
Il regista del film è Louis-Julien Petit, alle spalle oltre trenta film come aiuto regista per autori come Luc Besson. Le invisibili è il suo terzo film.
L'ispirazione è venuto dal libro di Claire Lajeunie dal titolo Sur la route des Invisibles, scritto a complemento di un documentario realizzato cinque anni fa per France 5, Femmes invisibile (Donne invisibili), sopravvivere sulla strada.
Petti ha incontrato per più di un anno delle donne senza fissa dimora, in differenti centri d’accoglienza in tutta la Francia, conoscendo il mestiere (soprattutto femminile) di operatore sociale. Ha preteso che anche le sue attrici facessero conoscenza diretto del lavoro nei centri accoglienza.
Nonostante il tema, Louis-Julien Petit ha sempre avuto voglia di fare un film solare, divertente, con in mente film britannici come The Full Monty, o My Beautiful Laundrette.
A parte due casi, ha voluto attrici non professioniste per incarnare le senza fissa dimora, donne che avessero conosciuto la strada uscendone, o che vivessero in un centro d'accoglienza.
Il primo giorno di riprese, con sconcerto di Audrey Lamy e altre professioniste, il regista ha preteso di stracciare i dialoghi scritti nel copione e di improvvisare, alla ricerca della verità.
Il film ha avuto una proiezione molto particolare, il 17 febbraio 2019, al palazzo dell'Eliseo, davanti a una quarantina di persone, tra cui il Presidente della repubblica Macron e la moglie Brigitte.
Uscito nelle sale francesi il 9 gennaio 2019, Le invisibili ha superato il milione di spettatori, davvero un ottimo risultato.
Attore | Ruolo |
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Audrey Lamy | Audrey |
Corinne Masiero | Manu |
Noémie Lvovsky | Hélène |
Déborah Lukumuena | Angélique |
Sarah Suco | Julie |
Pablo Pauly | Dimitri |
Brigitte Sy | Béatrice |
Fatsah Bouyahmed | Esteban |
Quentin Faure | Laurent |