TRAMA LE COLLINE HANNO GLI OCCHI
Le colline hanno gli occhi, è un film del 2006 diretto da Alexandre Aja, remake dell’omonimo film di Wes Craven. La famiglia Carter decide di riunirsi per concedersi una vacanza in roulotte nei pressi di San Diego. Big Bob (Ted Levine) e sua moglie Ethel (Kathleen Quinlan) sono felici di trascorrere del tempo con i figli Brenda (Emilie de Ravin), Bobby (Dan Byrd) e Lynn (Vinessa Shaw). Quest’ultima ha da poco avuto una bambina, Catherine, insieme al marito Doug Bukowski (Aaron Stanford), anch'egli presente alla vacanza.
Giunti nei pressi di un’isolata stazione, la famiglia è accolta da un enigmatico benzinaio e dalla fastidiosa sensazione di essere osservati da qualcuno nell’ombra. Quando uno dei cani domestici dei Carter fugge, Lynn è costretta a seguirlo e trova una borsa piena di oggetti preziosi che sembra appartenere al benzinaio. Quest’ultimo, volendo nascondere il suo segreto, convince i viaggiatori a prendere una deviazione che gli avrebbe risparmiato molto tempo.
Persuaso dalle parole dello sconosciuto, Big Bob si addentra in una strada dissestata e circondata dal deserto. Improvvisamente, la roulotte si ferma dopo essere stata danneggiata da una fila di spessi spuntoni metallici che qualcuno ha sistemato sull’asfalto. Isolati e impossibilitati a comunicare ai soccorsi la loro posizione, i Carter percepiscono nuovamente la sensazione di essere spiati. In effetti, mentre Doug e Bobby si mettono in marcia per cercare aiuto, i cani fuggono di nuovo e si addentrano tra le colline attirati da misteriose presenze.
La situazione sta per precipitare e i Carter ignorano che proprio lì, tra le colline desertiche del New Messico, vive qualcuno che è stato irrimediabilmente cambiato dalle scelte del governo degli Stati Uniti d’America e vuole vendetta…
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CURIOSITÀ SU LE COLLINE HANNO GLI OCCHI
Il film ottenne una nomination ai Saturn Awards del 2006 per ‘Miglior trucco’.
Nel 2007, il regista Martin Weisz ha diretto il sequel del film ‘Le colline hanno gli occhi 2’.
Per girare la scena dell’incidente, provocato dal sabotaggio con gli spuntoni metallici, ci vollero ben tre giorni di riprese.
Il film è il remake dell’omonimo film del 1977 di Wes Craven.
