La commedia del potere, film diretto da Claude Chabrol, vede protagonista Michel Humeau (François Berléand), presidente di una importante catena industriale di fama nazionale. Un giorno l'uomo viene arrestato a seguito della decisione del giudice Jeanne Charmant-Killman (Isabelle Huppert), donna integerrima nel suo lavoro. In carcere la vita è davvero dura per l’imprenditore, messo sotto pressione affinché sveli tutte le informazioni di cui è in possesso sul sistema di corruzione venuto a galla.
Una sera il giudice Jeanne resta ferita in un incidente a bordo della propria auto che, inspiegabilmente, ha i freni non funzionanti. Per questo episodio alquanto ambiguo, alla donna viene affidata una scorta che, però, è motivo di disagio per il marito. L’incidente, tuttavia, è solo il primo segnale: perfino la politica comincia ad agire per metterle i bastoni tra le ruote nel processo. Così le offrono una promozione dai piani alti, per distrarla e affiancarle un’altra giudice che le metta degli ostacoli. Se in un primo momento è davvero così, Jeanne si accorge ben presto che la giovane collega è in realtà molto brava e rigida, quasi quanto lei, rivelandosi l'alleata perfetta. Riusciranno a portare a termine l'indagine, smascherando il sistema di corrotti?
Il film è liberamente ispirato alla figura della giudice Eva Joly e allo scandalo conosciuto come "affare Elf" degli anni '90.
Nel 2006 è stato presentato in concorso al Festival di Berlino.