"Detto questo, 'La casa 7' (in originale 'Horror show') non è un brutto film spazzatura. Vi si narrano le vicende di un poliziotto ossessionato da un assassino con la mannaia, sopravvissuto perfino alle scariche della sedia elettrica. 'Tornato' per vendicarsi di lui e della sua famiglia, il delinquente-fantasma si stabilisce nella cantina della casa (!) del piedipiatti e inscena ogni sorta di efferate allucinazioni. Assolutamente illogico anche in un ottica fantastica, il film mantiene tuttavia un buon ritmo, qualche divertente effetto speciale e le solite truculente immagini di macelleria umana. Esagerazioni eccessive della finzione? Effettacci di quart'ordine? A giudicare dai famelici fatti di ordinaria follia riportati sui quotidiani estivi, la cronaca vera supera di varie lunghezze l'infame estro del cinema: l'americano omicida del catamarano sembra uscito da un romanzo di Patricia Highsmith, l'impassabile antropofago gay che tagliava a pezzi e divorava le sue vittime, dalle pagine inquietanti di Thomas Harris o di James Ellroy." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 8 Agosto 1991)"Buon film d'azione, stilisticamente compatto, senza sbavature, con precise e suggestive inquadrature, sapiente scansione ritmica, 'La casa 7' punta sulla materializzazione plateale dei fantasmi che affollano l'inconscio e la mente di tanti poliziotti ma sconta l'irrisolta ambiguità della presenza immaginaria o reale del maniaco." (Alfio Cantelli, 'Il Mattino', 28 Agosto 1991)"I dati di regia ed interpretazione sono quelli che, desunti dalla pellicola, il paziente lettore trova nel cast all'inizio di questa nota; ma gli affissi e le locandine recano altri nomi (regia: David Blythe; interpreti: Susan Van, Noel Jayce, Jessica Chelsea; solo il nome del musicista è identico sulle due fonti). Lasciamo agli storici la decrittazione dell'enigma e ci limitiamo a segnalare la relativa agilità del racconto, che ondeggia tra le solite, perigliosissime escursioni di belle fanciulle in buie cantine, bollori da alta macelleria orrorifica, spavaldi interrogatori polizieschi, qualche sparatoria. L'eliminazione del mostro avviene a colpi di paletto e con una buona dozzina di pallottole Magnum. Diffidiamo la Universal dal realizzare una 'Casa 8'." (Antonella Ely, "Il Giornale di Sicilia", 24 Giugno 1991)
- IL REGISTA DAVID BLYTH NON E' ACCREDITATO ED E' ANCHE SCENEGGIATORE INSIEME LESLIE BOHEM.