TRAMA L'ULTIMO TRENO
L'Ultimo treno, film scritto e diretto da Yurek Bogayevicz, segue le vicende di Romek (Haley Joel Osment), un ragazzino ebreo di undici anni che vive nella Polonia del 1943, occupata dai nazisti. Proprio per proteggerlo i suoi genitori lo mandano a vivere da Gniecio (Olaf Lubaszenko), un contadino cattolico, che lo prende con sé fingendo che sia un lontano cugino. L'accoglienza in famiglia inizialmente non è delle migliori, soprattutto da parte del figlio maggiore Vładek (Richard Banel) che non nasconde il suo odio nei confronti del nuovo ospite. Suo fratello più piccolo Tolo (Liam Hess), invece, ne diventa subito amico.
Dopo una serie di vicissitudini, però, tra cui l'omicidio di Gniecio, i tre stringono un forte legame. Dopo aver fatto la comunione, la vita di Tolo cambia completamente: inizia a trovare tutta una serie di similitudini con la vita di Gesù, fino a pensare di essere lui stesso il figlio del Signore. Le cose si complicano quando qualcuno nel villaggio inizia a sospettare che Romek sia ebreo. Sarà il prete (Willem Dafoe) del luogo ad aiutarlo a nascondere la sua identità religiosa…
CRITICA DI L'ULTIMO TRENO
"Il terrore di essere scoperto, i treni carichi di deportati inviati nei campi di sterminio, le incomprensioni tra cattolici ed ebrei, le crudeltà dell'invasore nazista, la vita in campagna, il rapporto con un prete cattolico e i ragazzini della sua età sono eventi filtrati attraverso l'occhio di Romek, interpretato da Haley Joel Osment, che dona allo spettatore emozione e dolore". (Fabrizio Liberti, 'Film Tv', 29 maggio 2002)
