In seguito alle clausole di un testamento, che li lascia eredi di un vistoso patrimonio se riescono a scoprire la paternità di una bimba, due fratelli - coadiuvati da un loro amico e dalla sua fidanzata - si introducono nel gran mondo per espletare la loro difficile indagine. Dopo peripezie varie essi scoprono che il loro amico - il quale è anche in possesso di non comuni doti canore - è il padre della - bambina. Quando si tratta di incassare l'eredità si constata che essa è andata in fumo in seguito ad un tracollo di borsa. Ma intanto il tenore ha avuto modo di farsi conoscere, frequentando la buona società, e si è assicurato una brillante carriera. La sua fidanzata è felice, sposandolo, di poter assolvere i compiti materni verso la piccola bimba che è stata causa della loro fortuna.
"(...) Il protagonista di questo film di Righelli è un fortunato mortale che non si lascia battere dalle disavventure della vita (...) ma la vicenda è un po' sgangherata: i diversi pezzettini del mosaico non si uniscono in modo da fare un disegno completo, tuttavia il film è piacevole per l'interpretazione di tutti gli artisti che hanno lavorato con impegno e per la regia di righelli che è oltre modo nitida". (C.E. Oppo, "La Tribuna", n. 10 aprile 1938).
DIRETTORE DI PRODUZIONE: RAFFAELE COLAMONICI.AIUTO REGISTA: F. W. RATTI.
Attore | Ruolo |
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Vandina Guglielmi | La Bambina |
Giovanni Manurita | Il Tenore |
Germana Paolieri | Fidanzata Del Tenore |