Alla fine degli anni Trenta, la trentacinquenne Annetta, una donna solitaria e silenziosa sempre vestita di nero, vive in un piccolo centro nelle campagne sarde. Custodendo un terribile segreto del passato, passa le giornate nell'attesa di una chiamata e, quando ciò avviene, apre una vecchia sacca contenente una mazzuola di legno, un vecchio cuscino e uno specchietto spaccato. Da quel momento, qualcosa di imprevisto la porterà a Cagliari e le cambierà la vita, facendole scoprire di potersi staccare dal suo ruolo di accabadora, figura della tradizione sarda il cui compito è aiutare i morenti a trapassare.
In una Sardegna sospesa tra arcaismo e modernità, nella Cagliari distrutta dai bombardamenti, si aggira di nero vestita la figura di Annetta, un'Accabadora, donna la cui esistenza appartiene al mito (secondo l'antropologia) ma che la tradizione vuole realmente esistita nella regione, che pratica l'eutanasia a pazienti terminali. Una figura di transizione, alla ricerca di una vita non scelta per lei, interpretata con intensità e credibilità da Donatella Finocchiaro in una storia che racconta un mondo di antichi riti e credenze e un passato che anche la scrittrice sarda Michela Murgia ha esplorato nel suo libro Accabadora (che non ha, è bene dirlo, alcuna relazione col film). Un'opera di buon livello dalle atmosfere sospese e rarefatte, che apre uno spiraglio sulla storia meno nota del nostro paese, dove il passato torna a tormentare il presente.
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Attore | Ruolo |
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Donatella Finocchiaro | Annetta |
Barry Ward | Albert |
Carolina Crescentini | Tecla |
Camilla Soru | Benedetta |
Piero Marcialis | Frate |