Massimo Lucantoni, scrittore frustrato, mentre prova a scrivere un romanzo, fa il soggettista cinematografico per vivere, ma ha molte delusioni, perchè i suoi bei soggetti vengono regolarmente banalizzati poi dai soliti mestieranti. Mentre è in trattative con Elvira Bonnet, donna matura, assai influente nell'ambiente del cinema, cerca un nuovo alloggio, in cui lavorare in pace, dopo la separazione dalla moglie Carmela. Ora Carmela si è messa con un notaio avaro, Gerardo Goffredo, e fa incontrare i due uomini in casa sua, perchè la situazione fra loro si chiarisca. Frattanto Massimo si è trasferito in un cottage, nella lussuosa proprietà di una coppia di duchi decaduti, i quali esigono da lui un'alta cifra e tutte le spese generali. Una notte di luna egli scorge sul bordo della piscina una bellissima fanciulla bionda, che suona sul clarino un'aria malinconica; è affascinato da quella creatura, che gli racconta di chiamarsi Nastienka, e di aspettare l'amante principe Fiodor, che, verrà presto a prenderla su di un cavallo bianco, e la porterà lontano a vedere i "flamingo" rosa. Dal giardiniere della villa, Massimo apprende che la raagazza è la figlia dei duchi, è effettivamente pazza e si chiama Giuseppina. Ma ormai Massimo e innamorato di lei e respinge le proposte di altre ragazze. Intanto Carmela e il notaio hanno deciso di unirsi, e Massimo avverte il suo successore della insaziabile sete di sesso e di soldi della ex moglie; poi, saputo che in quella notte ci sarà una eclissi di luna, capisce che in quel momento Fiodor verrà a prendere Nastienka, e, precipitatosi alla villa, dice alla ragazza che l'ama. Ma in quel punto arriva vermanete il principe sul cavallo bianco e porta via la fanciulla. In seguito, dopo che Massimo ha firmato la domanda di separazione legale, chiestagli da Carmela e dal notaio, giunge Nastienka, che gli racconta che Fiodor l'ha delusa, e lei ha finalmente capito che Massimo è il suo uomo.
Il film, che vorrebbe essere divertente, e magari un pò patetico, si rivela in realtà banale e insipido, perchè sono soprattutto carenti soggetto e sceneggiatura, che non lo sorreggono affatto. Il protagonista della vicenda (il solito scrittore frustato) non ha carattere (ne sa dargliene l'attore Gianfranco Manfredi) La giovane pazza, la bella Nastassia Kinski, è un personaggio estremamente falso, che inutilmente suona il motivo di Gelsomina, tratto da "La strada" di Fellini, e tutte le figurette di contorno mancano di spicco e di vivacità, e risultano un insieme di vuoti stereotipi sul mondo del cinema. Si notano nel dialogo e nelle immagini varie grossolanità. Nell'insieme il lavoro appare del tutto inconsistente. (Segnalazioni Cinematografiche)
Attore | Ruolo |
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Pino Ammendola | Tazzulani |
Vittoria Belvedere | Isabella |
Martine Brochard | Elvire |
Antonio Cantafora | Mannari |
Renato Cestiè | Chiaraluce |
Francesca D'Aloja | Pamela |
Carlo Croccolo | Giardiniere |
Simona Izzo | Carmela |
Nastassja Kinski | Nastienka |
Gianfranco Manfredi | Massimo Lucantoni |
Mario Scaccia | Principe Agnello |
Kim Rossi Stuart | Foodor |
Ricky Tognazzi | Notaio G. Goffredo |
Duccio Tessari | Verso Sera |
Milena Vukotic | Principessa Fedora |