Il quarantenne Louis Pinnock, bianco, sposato con due figli, è operaio in una fabbrica di dolci e fa di tutto per ingraziarsi il caporeparto, il nero Lionel, per diventare caposquadra. Consegnando per lui un pacco alla villa del proprietario della fabbrica, il nero sessantenne Thaddeus Thomas, scorge Megan, la moglie di questi, discinta. Thaddeus chiede a Lionel di mandare un altro fattorino: ciò basta a costui per licenziare in tronco Louis, che invano chiede udienza a Thaddeus per chiarire l'equivoco. Dopo inutili file negli uffici di collocamento, fermato per errore e malmenato da poliziotti neri, sfrattato dal padrone di casa, Pinnock porta la famiglia dalla suocera e rapisce Thaddeus, cui chiede una modesta somma di risarcimento. Ma la banca è chiusa ed il cassiere irremovibile. Inizia così l'odissea dei due uomini che non riescono a spiegarsi in una società rovesciata dove i ghetti sono pieni di poveri bianchi ed i neri la classe dominante.
Quello che in realtà non riesce al regista di buona volontà è il mix tra metafora e realismo, tra fil d'azione e simbolico. Il capovolgimento dell'attualità è fin troppo evidente: nella città de Il rovescio della medaglia ("White men's burden"), i neri comandano tutto, polizia (vedi incidenti a Los Angeles), affari, mondanità, sfilate di moda. Ma il dramma non scoppia mai, non diventa mai vero e vissuto, resta un'esercitazione teoretica e paradossale in cui ammiriamo, come sempre, ampi degradi e ampi squallori morali e materiali. (Corriere della Sera, Maurizio Porro, 14/12/95) E fino a che non diventa troppo patetico o troppo scopertamente meccanico, cosa che purtroppo capita, il gioco del rovescio va a segno. Lasciando qualche interrogativo. La generosità per cui Travolta alla fine si sacrifica è "nera" o "bianca"? " quella che nasce dall'amicizia che si è ormai costruita tra i due o è una caratteristica della classe lavoratrice? E la taccagneria finale di Belafonte? " proprio vero che i ricchi sono tutti uguali... (La Repubblica, Irene Bignardi, 14/12/95)L'efficacia del film (il primo diretto dal premiato sceneggiatore nippo-americano Desmond Nakano) sta nell'idea centrale, nei forti contenuti antirazzisti e anticlassisti, in quel capovolgimento della realtà che suscita divertimento, sconcerto e qualche esame di coscienza non privo di rimorsi. (La Stampa, Lietta Tornabuoni, 14/1/96)
REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1995
Attore | Ruolo |
---|---|
Tom Bower | Stanley |
Willie Carpenter | Marcus |
Robert Gosset | John |
Margaret Avery | Megan Thomas |
Harry Belafonte | Thaddeus Thomas |
Kelly Lynch | Marsha Pinnock |
Sheryl Lee Ralph | Roberta |
Bumper Robinson | Martin |
Carrie Snodgress | Josine |
John Travolta | Louis Pinnock |
Tom Wright | Lionel |