Il rompiscatole, film diretto da Ben Stiller, è la storia di Steven (Matthew Broderick) che, dopo essere stato cacciato di casa dalla sua fidanza Robin (Leslie Mann), decide di trasferirsi in un nuovo appartamento. Quando trasloca, però, si accorge che nell’abitazione non c’è la tv via cavo e decide di rivolgersi alla compagnia che gli invia un tecnico, Chip Douglas (Jim Carrey). L’uomo gli installa il servizio e gli fa capire subito di voler stringere un’amicizia, invitandolo a uscire anche con una certa insistenza. Inizialmente Steven si mostra disponibile e non gli dispiace ricevere numerosi regali da parte del nuovo amico, poi però accade qualcosa che lo fa andare su tutte le furie, tanto da cacciarlo nell’immediato: Chip gli paga una prostituta per poter finalmente dimenticare Robin. Credendo di fare un buona azione, e per farsi perdonare, il tecnico si imbuca a un appuntamento tra la ex ragazza di Steven e un nuovo spasimante, aggredendo quest’ultimo per poi fuggire via. Dopo l’aggressione la segue a casa, le regala i canali via cavo e, grazie ali suoi modi accattivanti, la convince a non lasciare il suo amico.
Quando si reca da Steven per metterlo a conoscenza del suo grande gesto, questi non reagisce affatto positivamente e decide di chiudere qualsiasi tipo di rapporto con lui. È allora che tutto precipita perché Chip decide di vendicarsi con ogni mezzo possibile: lo fa arrestare accusandolo di essere un ricettatore, poi lo deride in carcere, infine invia a tutti i membri dell’azienda dove lavorava una conversazione in cui l’uomo parla male del suo capo, facendogli perdere così anche il lavoro. Ciliegina sulla torta, lo mette in ridicolo durante una cena in famiglia. Steven non ne può davvero più e non sa proprio come liberarsi del suo folle nuovo ‘amico’. Ma qualcosa di ancor peggiore sta per capitare alla sua ex Robin…
"Ben Stiller continua nel 'Rompiscatole' il discorso sulle malattie della nuova generazione delusa. Il problema è che la sceneggiatura di Lou Holtz non sa scegliere cosa vuole raccontare, passa dalla commedia al sentimento, dal giallo al dramma, lasciando ovunque una debole traccia, senza alimentare un dibattito psicologico se non di facciata. Perché Carrey s'insedia al posto del personaggio, pur misurando i muscoli facciali, e si ritaglia alcuni pezzi, come in un personale cabaret, talvolta anche divertenti. Resta insoluta invece l'amicizia tra i due, che ha perfino qualche lato particolare subito rimosso: il lieto fine, dopo una notte in guardina, è posticcio, l'impressione è che la discussione sul come, quando e perché ci sentiamo soli sia rimandata alla prossima puntata. Matthew Broderick, ex teen ager prodigio di 'Wargames', è diventato un attore dotato di una sua simpatica e sottile ambiguità, e qui lo dimostra mentre si vede ribaltare la vita da uno schizofrenico via cavo in incognito che si diverte nei tornei medioevali, ama 'Star trek' e organizza jam session di karaoke. Il tutto virato in stile demenziale, con la trovata dei titoli di testa in zapping.Peccato che Il rompiscatole ronzi intorno a temi importanti senza affrontarli". (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 10 settembre 1996)"Il rompiscatole parte con intenzioni satiriche sulla televisione e con un Carrey, diciamo così, tradizionale ipercinetico, ludico e fanciullesco: durante una jam-session di karaoke s'esibisce in una scatenata versione di "Somebody to love" dei Jefferson Airplane, in una esilarante partita di basket in un duello medioevale. Poi però il film prende una china inaspettata quasi in chiave horror e l'ex acchippanimali trascende al grado di mostro, d'irritante e cupo alienato, di un "fuori di testa" nocivo, niente affatto inoffensivo come ci aveva abituati: ecco, forse, il motivo per cui in America The Cable guy, che pure al botteghino è andato più che dignitosamente, ha lasciato sbigottiti e impreparati molti dei fan di Carrey". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 19 settembre 1996)Il film di Ben Stiller preferisce buttarla sull'ottimismo. 'Il rompiscatole' pasticcia con i generi cinematografici e evoca troppo superficialmente anche per una commedia, la delicata relazione immaginario televisivo-nuove nevrosi. Ma è interessante vedere la metamorfosi dell'ex Ace Ventura, Jim Carrey. Il quale impersona, con gli stessi tratti che lo hanno reso celebre facendone il senza cervello da 20 milioni di dollari a film, un character 'cattivo' di schizofrenico che potrebbe stare benissimo in un thriller". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 11 settembre 1996)
Il film ha ricevuto due MTV Movie Awards (1997): Miglior cattivo e Miglior performance comica (Jim Carrey). La parte del tecnico tv era stata originariamente scritta per Chris Farley, ma ha dovuto rifiutare il ruolo a causa di conflitti di programmazione. Jim Carrey è stato pagato 20 milioni di dollari per il suo lavoro in questo film.
Attore | Ruolo |
---|---|
Jim Carrey | Chip Douglas "Il Rompiscatole" |
Adam Consolo | Cameriere In Costume Medievale |
David Cross | Direttore Commerciale |
Andy Dick | Presentatore In Costume Medievale |
Keith Gibbs | Giocatore Di Basket |
Janeane Garofalo | Cameriera In Costume Medievale |
Kathy Griffin | Madre Di Chip |
Harry O'Reilly | Capo Di Steven |
Jeremy Applegate | Cameriera In Costume Medievale |
Diane Baker | Madre Di Steven |
Jack Black | Rick |
Tommy Hinkley | Giocatore Di Basket |
Shawn Michael Howard | Giocatore Di Basket |
Jeff Kahn | Giocatore Di Basket |
Leslie Mann | Robin |
Suli McCullough | Giocatore Di Basket |
Jeff Michalski | Giocatore Di Basket |
Andrew Shaifer | Giocatore Di Basket |
Cameron Starman | Chip Da Bambino |
George Segal | Padre Di Steven |
Amy Stiller | Segreteria Di Steven |
Ben Stiller | Sam Sweet |
Joel Murray | Giocatore Di Basket |
Eric Roberts | Eric Roberts |
Owen Wilson | Amico Di Robin |
Matthew Broderick | Steven |