Il Presidente - Una storia d'amore, film diretto da Rob Reiner, segue le vicende di Andrew Shepherd (Michael Douglas), brillante e democratico capo della Casa Bianca, da poco rimasto vedovo e solo con la piccola figlia Lucy. Per svolgere il proprio ruolo, il politico si è circondato di un team formato da persone altamente preparate: tra esse spiccano il fidato collega A.J. MacInerney (Martin Sheen), la portavoce Robin McCall (Anna Deavere Smith), il consigliere Lewis Rothschild (Michael J. Fox), la segretaria Janie Basdin (Samantha Mathis) e il sondaggista Leon Kodak (David Paymer).
Shepherd è molto popolare, ma il suo primo mandato nella Casa Bianca sta quasi per scadere: le rielezioni del Presidente degli Stati Uniti sono ormai alle porte e per assicurarsi di nuovo la vittoria alle urne decide di far approvare due decreti, uno per prevenire la criminalità e uno sull’ambiente, quest’ultimo sostenuto da una potente lobby ecologista. Il secondo mandato di Shepherd sembra quindi assicurato, finché non entra in scena l’affascinante avvocatessa Sydney Ellen Wade (Annette Bening), che irrompe nella vita del presidente sotto ogni aspetto. Sembra l’occasione perfetta per il senatore Bob Rumson (Richard Dreyfuss) - avversario politico di Sheperd - per cambiare le carte in tavola...
"Ancora una volta sono una perfetta confezione e la grande verosimiglianza della cornice a salvare il film dalla fondamentale frivolezza del suo quesito. E' come se fossimo invitati a una visita informale della Casa Bianca, compresa qualche cena elegante, dove Bening, sfoggiando un francese scolastico, ma sottraendo l'ambasciatore di Francia a un annoiato silenzio, fa la sua figurona e si conquista il diritto a diventare la First Lady. E sono benissimo raccontati gli intrighi e i meccanismi della politica: anche se a ben vedere, l'anima di favola del film, più che nella sua parte sentimentale, sta nel trionfo della causa ambientalista." (Irene Bignardi, "La Repubblica", 28 gennaio 1996)"Reduce dal disastroso 'Genitori cercasi', Rob Reiner ritrova in chiave di commedia sofisticata il talento eclettico mostrato negli anni. Amabile e furbetto nel descrivere gli 'ostacoli' pratici di un siffatto rapporto, 'Il Presidente - Una storia d'amore' è uno di quei film di confezione che aggiornano una tradizione squisitamente hollywoodiana. Se la smaltata fotografia di John Seale conferisce il giusto calore ambientale, è la fresca ripartizione dei ruoli di contorno (il solidale Martin Sheen è il capo dello staff, l'esagitato Michael J. Fox il consigliere di politica interna...) a esaltare i duetti tra i due protagonisti: il sornione Michael Douglas, benissimo doppiato da Giancarlo Giannini, e la stuzzicante Annette Bening. Il cinema americano ama molto i suoi presidenti (Lincoln è 'apparso' in almeno 150 film), forse perché li vuole insieme distanti e vicinissimi: uomini in carne e ossa che governano il mondo. Ma devono essere dotati di glamour sennò fanno la fine del Nixon di Stone. (Michele Anselmi, "L'Unità", 26 gennaio 1996)"Scritto da Aaron Sorkin (quello di 'Codice d'onore'), immerso nella calda fotografia di John Seale e contrappuntato dalle musiche romantiche di Mark Shaiman, 'Il Presidente - Una storia d'amore' ha il fascino e il glamour del migliore cinema tradizionale hollywoodiano e scorre compatto e piacevole grazie anche a uno straordinario Michael Douglas (ottimamente doppiato da Giancarlo Giannini) che spara battute brillanti e caustiche, dettando - come facevano Cary Grant e altri grandi commedianti - il ritmo del film e impegnandosi in schermaglie amorose-professionali con una bravissima Annette Bening (la voce italiana è di Roberta Greganti), che ricordano quelle di Spencer Tracy e Katharine Hepburn. Reiner entra e esce con invidiabile disinvoltura dalla commedia romantica e dal melodramma, facendoli interagire e poco importano il buonismo strisciante, il partito preso pro Clinton e la trasformazione di un ecologista militante in una moderna Cenerentola che incredula balla con il Presidente, perché il regista controlla il centro drammaturgico del film, che è il sogno di un personaggio pubblico carico di responsabilità di vivere le sue passioni e i suoi sentimenti come un uomo qualunque." (Alberto Castellano, "Il Mattino", 31 gennaio 1996).
Il film ha ricevuto diverse nomination, tra cui cinque candidature ai Golden Globes del 1996.
Il presidente degli Stati Uniti - all’epoca si trattava di Bill Clinton - permise al regista e al resto del cast di visitare in più occasioni gli interni della Casa Bianca.
Durante le riprese del film, l’attore Michael J. Fox aveva da poco scoperto di essere malato di Parkinson, ma lo tenne nascosto per paura di perdere la parte.
Attore | Ruolo |
---|---|
Michael Douglas | Andrew Shepherd |
Annette Bening | Sydney Ellen Wade |
Martin Sheen | A.J. MacInerney |
Michael J. Fox | Lewis Rothschild |
Anna Deavere Smith | Robin McCall |
Samantha Mathis | Janie Basdin |
Shawna Waldron | Lucy Shepherd |
David Paymer | Leon Kodak |
Anne Haney | Signora Chapil |
Richard Dreyfuss | Senatore Bob Rumson |
Nina Siemaszko | Beth Wade |
Wendie Malick | Susan Sloan |
Beau Billingslea | Agente Cooper |
Gail Strickland | Esther MacInerney |
Joshua Malina | David |
Clement Von Franckenstein | Presidente René Jean D'Astier |
Efrat Lavi | Monique Danielle D'Astier |
John Mahoney | Leo Solomon |
Taylor Nichols | Stu |
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