Filippo Derbley, padrone delle ferriere di Pont Avesnes è un uomo ancor giovane onesto e generoso amato dai propri operai. Egli è da tempo innamorato della marchesina Clara di Beaulieu: il notaio Bachelin, vecchio amico di famiglia, si dà da fare perché Filippo possa avvicinare Clara. Questa non dimostra molto interesse per Filippo: fin da bambina ella si è promessa a suo cugino Gastone di Bligny giovane brillante e prodigo che ha sperperato al giuoco il proprio patrimonio Avendo saputo che i Beaulieu si trovano in condizioni di grave disagio, Gastone non mostra più alcun interesse per Clara. Questa apprende un giorno che egli sta per sposare la figlia del ricco industriale Moulinet, Atenaide, una ex compagna di collegio di Clara che l'ha sempre invidiata per la sua posizione sociale più elevata Quando Gastone si reca a Beaulieu, spinto dal desiderio di giustificare la propria condotta la cugina gli annuncia il suo prossimo matrimonio con Filippo Derbley. Già la prima sera dopo le nozze Filippo apprende quali sono i sentimenti di Clara nei suoi riguardi: ella si è sacrificata per giovare alla propria famiglia ma non ama l'uomo che ha sposato. Indignato per l'atteggiamento della sposa, Filippo stabilisce che la loro unione dovrà essere solo apparente: in realtà vivranno divisi. Dopo una violenta discussione Clara fugge, passa la notte in aperta campagna, e si busca una polmonite. Durante la grave malattia Filippo la assiste amorevolmente: Clara ha modo così di conoscere meglio suo marito e di apprezzarne le grandi doti. Durante una caccia alla volpe, Gastone avvicina Clara e si dice ancora innamorato di lei, ma ella reagisce, dicendosi legata al marito da un forte sentimento. Atenaide vorrebbe insidiare Filippo, e messa a posto da Clara, istiga Gastone a sfidare a duello Filippo. Mentre i due sono uno di fronte all'altro, giunge sul posto Clara che fa schermo del suo corpo al marito e viene ferita dalla palla di Gastone. Ma la ferita non è grave ed ella guarirà ben presto per vivere felice accanto al marito.
"Non possiamo accusare il soggettista di "fumettismo" perchè il romanzo da cui il film è tratto, già possiede non solo potenzialmente, tutti gli elementi romantici e fatalistici di quella specie di letteratura popolare che noi chiamiamo "feuilleton". Non possiamo però non mettere in evidenza gli sforzi dei produttori e del regista per rendere la pellicola degna di essere proiettata non solo in provincia. La sua veste è pulita, rettilinea, a volte sfarzosa (...)". (Amag., "Intermezzo", 19/20, 31/10/1959).
DIECI ANNI PRIMA IL ROMANZO DI OHNET FU PORTATO SULLO SCHERMO DAL FRANCESE FERNAND RIVERS.- TERENCE HILL E' ACCREDITATO CON IL SUO VERO NOME: MARIO GIROTTI.
ROMANZO OMONIMO DI GEORGES OHNET
Attore | Ruolo |
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Warner Bentivegna | Camille De Prefont |
Susana Campos | Sophie De Prefont |
Cathia Caro | Suzanne Derblay |
Guido Celano | Gobert |
Mario Colli | Raoul De La Brede |
Riccardo Fellini | Max De Tremblay |
Ivo Garrani | Moulinet |
Wandisa Guida | Athenais Moulinet |
Terence Hill | Octave De Beaulieu |
Virna Lisi | Claire De Beaulieu |
Evi Maltagliati | Marchesa Di Beaulieu |
Roberto Rey | Notaio Bachelin |
Massimo Pianforini | Dottor Garnier |
Antonio Vilar | Philippe Derblay |