LA TRAMA DI IL FORNARETTO DI VENEZIA
A Venezia un giovane fornaio viene accusato ingiustamente dell'omicidio del conte Alvise e giudicato dal Consiglio dei Dieci. Egli viene condannato a morte dopo un processo che assume ben presto connotati politici a causa delle innovazioni che il conte Barbo vorrebbe portare nella Serenissima: la partecipazione diretta del popolo al governo della cosa pubblica. Ed è proprio per respingere questa iniziativa che il Consiglio dei Dieci emette un verdetto di condanna, interpretando una sentenza assolutoria come una vittoria del popolo sulla nobiltà e sul patriziato veneto. Nemmeno quando il Conte Barbo, difensore del Fornaretto, si denuncerà come l'assassino di Alvise Guoro, il Consiglio dei Dieci e quello degli Avogadori riterranno decoroso per un nobile e per tutti gli aristocratici veneziani riconoscere in lui l'autore del delitto.