Il cartaio è film del 2003 diretto da Dario Argento.
Il cartaio è un killer che semina morte nella città di Roma, rapendo e uccidendo le sue vittime seguendo le regole del poker. A indagare per incastrarlo è l’agente Anna Mari (Stefania Rocca) insieme al suo collega Carlo (Claudio Santamaria), che è innamorato di lei e la corteggia con scarso successo.
L’ultima vittima dell’assassino è una turista inglese, sequestrata dal pazzo omicida che contatta la polizia dicendo loro che la libererà solo se vinceranno una partita a videopoker contro di lui. I poliziotti possono vedere l’ostaggio legato in una sorta di piccolo magazzino grazie a una webcam collegata a un sito non rintracciabile.
Anna vorrebbe giocare, ma il suo capo Questore (Adalberto Maria Merli) le proibisce di assecondare le richieste del criminale. Il tempo scade e il cartaio, senza alcuna pietà, uccide la ragazza sgozzandola davanti agli agenti scioccati. Per aiutare la poliziotta nelle indagini arriva in commissariato John Brennan (Liam Cunningham), un detective irlandese che cercherà di tracciare un profilo del killer per tentare di anticipare le sue mosse e arrestarlo.
Nel frattempo i due agenti trovano il cadavere della turista e al suo interno scoprono un seme di una pianta molto comune nella zona, credendo che si tratti della firma del maniaco. Ma non c’è tempo per fare troppe congetture perché il cartaio ha già rapito una nuova vittima: chi vincerà stavolta la partita?
"Il film è sciatto, storia e conclusione della storia sono ideate senza novità piuttosto sgangheratamente; non consente dinamicità il fatto che perlopiù tutti stiano ammucchiati intorno a tavoli a guardare i display dei computer; chi ignora il poker non capisce nulla; l'accoppiamento Male + Tecnologia non dà risultati emozionanti. Sono belle certe atmosfere sempre predilette da Dario Argento: città deserte nell'oscurità, piazze buie viste dall'alto, giardini verde cupo, cancelli rugginosi, verzure, petali volteggianti, paure palpitanti." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 30 dicembre 2003)"Argento detesta gli attori/personaggi soprattutto quando parlano. Li usa per i loro corpi: saltano, corrono, urlano, vengono tagliati, infilzati e variamente molestati. L'horror non sopporta inutili psicologismi, è massimalista e cruento. Cerca la logica nei fatti e non le parole. E i fatti al cinema sono le immagini. Qui Argento è nel suo elemento. In ogni film c'è sempre un momento di squisita arte cinematografica che ne rappresenta il fulcro. Nel precedente 'Non ho sonno', era la sequenza lunghissima e iniziale dell'inseguimento nel treno. Ne 'Il cartaio' è quella centrale dell'agguato nella casa del commissario. Immagini e suoni, con l'uso specifico di una colonna sonora elettronica creata ad hoc dal maestro Simonetti. Elementi di continuità che s'avvalgono di novità estetiche, come l'uso della luce naturale fotografata dal dogmatico Benoit Debie, e il ricorso alla macchina a mano ostentata in molte sequenze. Allora Argento vi piace o non vi piace? A ognuno il suo giudizio, ma che non sia un facile pregiudizio fondato sull'ignoranza delle premesse. Argento è un autore di talento e di successo, un visionario come pochi che cerca sempre un suo percorso all'interno del suo cinema. Quello che forse ha perso, nel cercare e nel tempo, è la capacità di fare paura. L'ha persa perché i tempi e il pubblico sono cambiati, mentre tradizionali e artigianali, ma squisitamente cinematografiche, sono le sue tecniche. Ma noi scorgiamo nella sua resistenza estetica una scelta etica: non giocare mai a carte con il gusto corrotto, con la stolta modernità e con le finte paure. Se saltate a un film di Dario Argento siete ancora "veri" e vivi." (Dario Zonta, 'l'Unità', 2 gennaio 2004)"Un film di Argento, thriller, horror o psycho-story, non si può raccontare. Non perché si sbriciolerebbe in un lampo, adombrandone il finale. Il fatto è che la forma e la sostanza narrativa e conoscitiva delle sue opere non reggono mai agli esperimenti foto-chimici cui vengono sottoposti da questo furioso serial killer dell'immaginario disciplinato. La luce argentea a lame spettrali, i corpi insostenibili di Stivaletti, il montaggio concitato, e coi freni a disco, di Walter Fasano, capace di improvvisi "surplace", il martellante soundtrack, spezzano sempre "la storia", mandano in pezzi ogni dettaglio ben incastonato, impedendogli di diventare escamotage o giocattolone. Ma se ne può magnificare (o criticare) l'atmosfera. Il cartaio è un thriller d'ambiente poliziesco. Un tempo la polizia di Roma era colta e intelligente perché si infiltrava in Pot Op. Oggi è vestita da Prada, ha monolocali in piazza del Pantheon, non dispone di hacker bravi, è assassina o assassinata come prima, ma secondo modalità, tecniche, dinamiche e fini da ultras da neocalcio selvaggio." (Roberto Silvestri, 'il Manifesto', 3 gennaio 2004)"'Il cartaio' è il film più riuscito di Argento da anni. Anche se gli sviluppi sono spesso illogici e i caratteri piuttosto convenzionali, tiene bene l'idea del maniaco misterioso che sfida la polizia a partite di videopoker aventi per posta la vita o la morte della sequestrata di turno. Vincente e convincente è l'atmosfera del film, scandito su ritmi tanto tradizionali quanto infallibili. Nel gruppo degli attori spiccano l'irlandese Liam Cunningham, Silvio Muccino in libera uscita dai film del fratello e un autorevole Adalberto Maria Merli come capo della polizia.
La pellicola ha ricevuto una nomination ai Nastri d’Argento della SNGCI come Migliore scenografia (2005).
Stefania Rocca, per preparare il ruolo di Anna, ha trascorso molto tempo con quattro poliziotte romane per vederle in azione durante la loro routine quotidiana.
Attore | Ruolo |
---|---|
Stefania Rocca | Anna Mari |
Liam Cunningham | John Brennan |
Claudio Santamaria | Carlo Sturni |
Adalberto Maria Merli | Questore |
Cosimo Fusco | Berardelli |
Mia Benedetta | Francesca |
Claudio Mazenga | Mario, Barman |
Silvio Muccino | Remo |
Fiore Argento | Lucia |
Conchita Puglisi | Marta |
Micaela Pignatelli | Professoressa Terzi |
Carlo Giuseppe Gabrdini | Antihacker |
Jennifer Poli | Christine Girdler |
Ulysses Minervini | Alvaro |
Alessandro Mistichelli | Antihacker |
Antonio Cantafora | Commissario Marini |
Piermaria Cecchini | Capo Squadra Mobile |
Vera Gemma | Vittima |
Francesco Guzzo | Antihacker |
Luis Molteni | Medico Legale |
Elisabetta Rocchetti | Vittima |
Giovanni Visentin | Capo Squadra Omicidi |
Mario Opinato | Morgani |
Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 2005