Oleg, al comando dei Vichinghi, si reca insieme a suo fratello Eric nell'accampamento dei Tartari dove li attende il loro capo, Togrul. Questi vorrebbe istituire un'alleanza con i Vichinghi per contrastare l'avanzata degli Slavi. Quando però Oleg rifiuta, Bodrul lo attacca, cercando di ferirlo con le sue armi, ma è lui ad avere la peggio e a soccombere. Gli succede suo fratello Burundai, assetato di vendetta anche perché sua figlia Samja è prigioniera dei Vichinghi e vorrebbe scambiarla con Helga, la sposa di Oleg, sua prigioniera. Al momento dello scambio, però, Burundai violenta Helga e lei, per l'onta subita, tenta di suicidarsi. Oleg prova in ogni modo a salvarla e, venuto a conoscenza della verità, vorrebbe vendicarsi su Samja. Suo fratello Eric però lo ferma confidandogli di essere innamorato della prigioniera, che aspetta un figlio da lui. La battaglia è imminente e non ci sarà scampo se non per...
"L'accostamento tartari-vichinghi non poteva sortire che motivi di selvaggia violenza: questo è, appunto, il tema sviluppato da Ferdinando Baldi (per la versione italiana) e Richard Thorpe trattandosi di una coproduzione italo-jugoslava. Le maschere di Orson Welles e Victor Mature fanno il resto, pigmentando di truculenza i personaggi della barbara vicenda. (...) Film eminentemente spettacolare, a colori e schermo grande [...]". (Giacinto Ciaccio, "Rivista del Cinematografo", n. 6 giugno 1961).
- ESTERNI GIRATI IN JUGOSLAVIA.
Attore | Ruolo |
---|---|
Victor Mature | Oleg, capo dei Vichinghi |
Orson Welles | Burundai, capo dei Tartari |
Liana Orfei | Helga, moglie di Oleg |
Arnoldo Foà | Ciu-Ling |
Folco Lulli | Togrul |
Luciano Marin | Eric |
Furio Meniconi | Sigrun |
Bella Cortez | Samja |