Un anno dopo la sua trasformazione da burattino in bambino, Pinocchio viene festeggiato dal buon falegname Geppetto con torta e candelina. La Fata-madrina appare e gli raccomanda due cose: di amare e conservare sempre la libertà che gli è stata concessa in dono e di operare per il suo destino scelte giudiziose. Ma Pinocchio sogna e si distrae e ci mette poco a sbagliare: traversando un bosco, anzichè andare a consegnare al sindaco uno scrigno, dono di papà, va in una grande e misteriosa tenda, piazzata su di una radura, che ospita giostra e burattini (tra i quali una biondina - Gwendoll - dagli occhioni sgranati). Da allora, tra fantasie e avventure, Pinocchio starà parecchio tempo Iontano da casa. Egli incontra una ronzante Ape guerriera, divenuta subito amica del Grillo parlante (che lui si è portato dietro nel taschino); un enorme Gattone accompagnato da una Scimmietta: un rosso Rospo e i bambini del paese dei balocchi (che ingollano beveroni verdastri, propinati da forze occulte per tenerli docili, ma irresponsabili), come pure il Signore del Male (un Mangiafuoco in vesti da horror film), il quale gira il mondo al comando di un tetro veliero per attuare le sue folli trame. Naturalmente capita a Pinocchio di dire ancora bugie, per il che il naso gli si allunga spesso. Quando il potente malvagio ridurrà per incantesimo Geppetto in formato francobollo, il bambino si offre in sacrificio al suo posto. Il suo gesto generoso salva Geppetto e libera lui, tutto allegro con i suoi vari amici in marcia verso casa, in compagnia anche della burattina bionda, ormai senza più l'impaccio e l'umiliazione dei fili.
LIBERAMENTE TRATTO DAL ROMANZO "LE AVVENTURE DI PINOCCHIO" DI