I dieci comandamenti, è un film del 1956 diretto da Cecil B. DeMille. In Egitto, il popolo ebraico è ridotto in schiavitù dal faraone Ramesse I (Ian Keith). Quest’ultimo, turbato dalla profezia degli astrologi di corte che lo informano dell'esistenza di un prescelto che libererà gli israeliti per condurli nella terra promessa, ordina al suo esercito di uccidere tutti i neonati maschi per scongiurare la minacciosa prospettiva futura.
Venuta a conoscenza dei piani del faraone, la schiava Jocabel (Martha Scott) affida suo figlio neonato alle acque del fiume Nilo. Le preghiere della donna sono esaudite, dal momento che il bambino è trovato dalla principessa Bithia (Nina Foch) la quale, essendo sterile, lo adotta credendo che il neonato sia un dono del fiume. Così Mosè (Charlton Heston) cresce a palazzo e diventa un valoroso condottiero.
Accolto dalla folla come un eroe, Mosè conquista l’ammirazione del faraone e della bellissima Nefertari (Anne Baxter). La gloria del cugino, tuttavia, infastidisce Ramesse II (Yul Brynner) che sospetta che suo padre voglia scegliere il rivale come suo successore. Il faraone Sethi incarica Mosè di recarsi a Gessen per costringere gli schiavi ebrei a lavorare duramente, così da poter costruire una città che costudisca tutti i tesori vinti ai nemici etiopi.
Mentre Mosè mostra di essere un uomo magnanimo e incontra sua madre, ignorando la sua vera identità, Ramesse II trama alle spalle del cugino e cerca di convincere suo padre che il valoroso condottiero sia un traditore. Nel frattempo Nefertari scopre la vera origine di Mosè ma, innamorata di lui, decide di eliminare ogni possibilità che il suo segreto venga rivelato. Sfortunatamente la ragazza non riesce a mentire al suo amato e gli confida l’inaspettata scoperta. Sconvolto dalle parole di Nefertari, Modè decide di accogliere le sue vere origini e indossa la tunica degli schiavi, lottando al fianco del suo popolo contro i soprusi. Dopo aver sottratto l’innocente Lillia (Debra Paget) dalle grinfie del viscido Baka (Vincent Price), Mosè viene allontanato da Ramesse che lo esilia nel deserto. Qui, l’incontro con la coraggiosa Sefora (Yvonne De Carlo) lo spingerà a far visita al Monte Sinai, dove l'uomo abbraccerà finalmente il suo destino…
Il film è un remake dell’omonima pellicola di Cecil B. DeMille del 1923.
Agli Oscar del 1957, il film ottenne sette nomination e trionfò nella categoria ‘Migliori effetti speciali’.
Il regista scelse di assegnare la parte di Mosè a Charlton Heston poiché noto una grande somiglianza tra l’attore e la statuati di Mosè scolpita da Michelangelo.
Seti (Cedric Hardwicke): Sceglierò l'uomo che dimostrerà la miglior capacità di governare. Ho questo debito con i miei padri, non con i miei figli. Mosè (Charlton Heston): Non è con la spada che il Signore libererà il suo popolo, ma con il bastone di un pastore. Voce off: E Dio rovesciò sull'Egitto ogni genere di piaghe, ma il cuore del faraone era ancora di pietra. (Narratore) Aronne (John Carradine): Sorgi o Israele! Contempla l'alba della libertà. Nefertari (Anne Baxter): Il suo Dio...? Dicono che anche il Faraone è un dio, ma tu non sei un dio. Sei meno di ogni altro uomo. Ascolta, Ramesse: quando andai da Mosè, tu pensasti che mi umiliai. E avevi ragione. Sai cosa avvenne quel giorno, Ramesse? Mi respinse, come una vile prostituta. Me, Nefertari, la regina d'Egitto! Tutto ciò che a te piace di me, lo ha lasciato indifferente. Non odi delle risate di scherno? Ora non sono le risate dei re, ma quelle degli schiavi nel deserto! Mosè: Andate, proclamate che la libertà è dono di Dio ovunque, e ne devono godere tutti gli uomini!
Attore | Ruolo |
---|---|
Charlton Heston | Mose' |
Yul Brynner | Faraone Ramses |
Anne Baxter | Nefertiti |
Edward G. Robinson | Dathan |
Yvonne De Carlo | Sephora |
John Derek | Giosue' |
John Carradine | Aronne |
Judith Anderson | Memnet |
Vincent Price | Baka |
Martha Scott | Yochabel |
Richard Farnsworth | Auriga |
Nina Foch | Bithiah |
Cedric Hardwicke | Sethi |
Debra Paget | Lilia |
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