TRAMA GLI ESCLUSI
Il Dr. Matthew Clark è il direttore del Crawthorne State Training Institute, uno dei primi collegi per bambini con problemi di sviluppo. Comprensivo ma esigente, il Dr. Clark adotta un approccio controverso basato sull'amore duro. Quando assume Jean Hansen, un'ex aspirante pianista senza esperienza nell'assistenza infermieristica o nell'insegnamento, come insegnante di musica, spera di portare una nuova prospettiva alla scuola. Jean, in cerca di un proprio posto nella vita, si lega immediatamente a Reuben Widdicombe, uno studente autistico che ritiene necessiti di attenzioni speciali.
Reuben, un bambino introverso e molto sensibile, non ha ricevuto visite dai genitori nei due anni in cui è stato lì, e il loro matrimonio è finito a causa delle difficoltà nel gestire la sua condizione. Il Dr. Clark vede Reuben come il caso più difficile: abbastanza consapevole da capire di essere diverso, ma spesso rifiutato dagli altri. Jean e il Dr. Clark hanno opinioni divergenti su come approcciarsi a Reuben. Sebbene il Dr. Clark ammetta che i suoi metodi non hanno funzionato, non crede che l'approccio di totale attenzione di Jean sia la soluzione.
Jean dedica a Reuben un'attenzione quasi esclusiva, ma le sue iniziative personali rischiano di compromettere il difficile processo di recupero, provocando la fuga del ragazzo dall'istituto. La fuga si conclude con il ritorno di Reuben, ma il conflitto tra Jean e il Dr. Clark esplode violentemente. Il Dr. Clark spiega a Jean che la loro missione richiede non una burocratica assistenza ufficiale né un amore fatto di sterile compassione, ma un'attenzione delicata e al contempo energica che stimoli tutte le possibilità di recupero dei ragazzi.
Il discorso del Dr. Clark aiuta Jean a superare la crisi e a dedicarsi con rinnovato vigore al suo lavoro, comprendendo meglio come può aiutare al meglio i suoi studenti, incluso Reuben.
CRITICA DI GLI ESCLUSI
"Si tratta, di un'opera nobilissima e coraggiosa intesa a collocare al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica il grave problema dei bambini sub-normali, Il regista ha voluto, sfruttando tra l'altro anche un'eccezionale cast di attori non professionisti, composto da bambini sub-normali, esprimere, con chiarezza espositiva e con incisività nelle conclusioni, il non facile tema propostosi, rinunciando anche ad una legittima ambizione formale. Buono il montaggio e di rilievo l'interpretazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 53, 1963)
