LA TRAMA DI ECCE HOMO I SOPRAVVISSUTI
Sopravvissuta a una spaventosa guerra nucleare, che ha distrutto il genere umano, una famiglia di tre persone - Jean, la moglie Anna e Patrick, loro unico figlio - vive in una vecchia roulotte in riva al mare, nutrendosi di pesce e rifornendosi di qualche indispensabile attrezzo nella vicina, morta città. Un giorno, appaiono due altri esseri umani: Quentin, intellettuale, e Len, ex-militare. Anziché esserne contento, però, Jean, che le radiazioni hanno reso impotente, odia la loro presenza: apparentemente perché essa ha distrutto la pace della sua piccola comunità, in realtà, perché profondamente geloso di sua moglie. Il suo astio verso i due intrusi aumenta, allorché, ascoltando di nascosto una loro conversazione, sente dichiarare da Quentin la necessità di fecondare Anna, perché da lei possa avere origine il nuovo genere umano. Approfittando di un viaggio in città, Anna e Len si amano. Al loro ritorno, Jean impone al giovane e al suo compagno di andarsene: per tutta risposta, Len lo uccide e si libera anche di Quentin, costringendolo a vivere in solitudine. Un giorno, andato il piccolo Patrick a fargli visita, Quentin apprende che Anna e Len hanno deciso di andarsene: per impedirglielo, appicca il fuoco a un camioncino, loro unico mezzo di trasporto. Furente, Len lo insegue per ucciderlo, ma anche Quentin è armato, e a morire è il giovane. Disperata, Anna si annega. Quentin e Patrick sono ora gli ultimi abitanti della terra.
