Difendo il mio amore
Locandina Difendo il mio amore

Difendo il mio amore

Voto del pubblico
Valutazione
4.2 di 5 su 6 voti

Al cinema dal: 12 settembre 1956
Regista: Giulio Macchi
Genere: Drammatico
Anno: 1956
Paese: Italia, Francia
Data di uscita: 12 settembre 1956
Distribuzione: Titanus
Difendo il mio amore è un film di genere drammatico del 1956, diretto da Giulio Macchi, con Martine Carol e Gabriele Ferzetti. Uscita al cinema il 12 settembre 1956. Distribuito da Titanus.
Data di uscita: 12 settembre 1956
Genere: Drammatico
Anno: 1956
Paese: Italia, Francia
Formato: MONO, 2.35:1
Distribuzione: Titanus
Fotografia: Gianni Di Venanzo
Montaggio: Mario Serandrei
Produzione: Titanus Tenuggi (ROMA) - Les Films Marceau (PARIGI)

TRAMA DIFENDO IL MIO AMORE

Un quotidiano milanese, "Ultim'ora", si trova in una situazione finanziaria piuttosto critica. Uno dei più giovani redattori propone di dare al giornale un'intonazione scandalistica, all'intento di attrarre sullo stesso l'attenzione del pubblico. Il capo redattore combatte risolutamente la proposta; ma il direttore del giornale da al proponente carta bianca. Questi incomincia col rivangare un vecchio processo chiusosi con la condanna per uxoricidio dell'imputato. Nel processo era stata implicata anche la segretaria dell'accusato. Elena, la cui posizione era apparsa un po' misteriosa. Elena, che ora è moglie di un ricco banchiere, Pietro, e madre di tre figlioletti, è presa di mira dal giovane cacciatore di scandali. Questi, ripigliando motivi affiorati al tempo del processo, insinua che Elena, la cui prima figlioletta è nata prima del matrimonio, è stata forse l'amante del suo ex principale, che ha spinto all'uxoricidio. In realtà Elena, prima di sposarsi, ha avuto con un amico di Pietro una relazione, dalla quale è nata la sua prima figliola. Il padre di questa è morto in guerra e Pietro, avendo sposato Elena, ha adottato la figliola del defunto amico. Nel frattempo le insinuazioni del giornale e le accuse della madre del condannato finiscono col compromettere l'armonia e la fiducia reciproca, che finora hanno regnato nei rapporti tra Pietro ed Elena. A questo punto un incidente imprevisto viene a capovolgere la situazione. La figlioletta di Elena, mentre cerca di sottrarsi ad alcuni foto-reporter, che le danno la caccia, e investita da un camion: questa è la goccia, che fa traboccare il vaso. Il direttore di "Ultim'ora" licenzia il giovane redattore, causa di tanti guai; il capo redattore smaschera un falso testimonio, valorizzato dal giovane redattore, presso il lettino della bimba ferita. Pietro ed Elena si riconciliano.

CRITICA DI DIFENDO IL MIO AMORE

Oltre il mensionato Gassman, serpentone più del solito, Martine Carol, Gabriele Ferzetti, Charles Vanel, Arnoldo Foà e Mino Doro, sono gli interpreti del corrivo e abile filmettone, realizzato in co-produzione italo-francese. (L. Pestelli, La Stampa, 30/9/1956).

CURIOSITÀ SU DIFENDO IL MIO AMORE

Alcuni fonti attribuiscono la regia al solo Vincent Sherman, che in realtà si limitò a supervisionare il lavoro di Giulio Macchi.

INTERPRETI E PERSONAGGI DI DIFENDO IL MIO AMORE

AttoreRuolo
Martine Carol
Elisa Leonardi
Gabriele Ferzetti
Pietro Leonardi
Charles Vanel
Verdisio
Giorgia Moll
Orietta
Arnoldo Foà
L'avvocato Guarini
Clelia Matania
Emma
Elena Altieri
Sofia
Alan Furlan
Drettore del giornale
Loris Gizzi
Morasco
Vittorio Gassman
Govanni
Diane Graves
Paolina Dosti
Anna Maria Del Pra'
Anna Maria Rinaldi
Gertrude Flynn
Direttrice della scuola
Mino Doro
Comandatore Fuselli
Maria Del Gesso
Angela
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