TRAMA CUORE
La maestrina dalla penna rossa, racconta ad un suo allievo della seconda classe elementare, ormai nonno, gli episodi della sua vita, alla quale è intrecciata quella del maestro Perboni, suo fidanzato, caduto in Africa, nella guerra contro Re Menelik. Nella figura di Perboni, socialista, che per dovere civico, va a combattere e a morire per una causa che ritiene ingiusta, è sintetizzata tutta una generazione. Nella vita scolastica di questi insegnanti si inseriscono episodi e figure di quel piccolo mondo, che Edmondo De Amicis ha descritto in pagine indimenticabili, cui s'aggiungono i casi narrati nel racconto mensile "La vedetta lombarda". Dalla scuola il quadro si allarga a rappresentare, in sintesi, tutta la vita italiana della fine dell'Ottocento, con le sue lotte politiche, i baldi bersaglieri, la modesta vita sociale della borghesia, la modesta attrezzatura urbana.
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CRITICA DI CUORE
"Un film "casto" finalmente! dopo tanti film a base di "gioventù perduta" [...] c'è da sentirsi riavere [... ] il film è davvero pervaso di quella vena di malinconica dolcezza, da quella nostalgia accorata, da quella trepida commozione che sono le caratteristiche del romanzo [...]". (C. A. Peano, "Hollywood", n. 136 del 24/4/1948).
CURIOSITÀ SU CUORE
NASTRO D'ARGENTO A VITTORIO DE SICA (MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA). HA COLLABORATO ALLA SCENEGGIATURA, NON ACCREDITATO, CESARE ZAVATTINI.
