Con la complicità dell'amante, un croupier del casinò di Cannes, ruba ad un industriale italiano i soldi di una copiosa vincita.
Il film si barcamena stancamente tra spunti polizieschi e superficiali tentativi di critica sociale, senza riuscire, per debolezza di sceneggiatura, a conferire interesse all'azione e profondità psicologica ai personaggi. (Segnalazioni cinematografiche, vol.76, p.40).