Caruso, zero in condotta, film scritto, diretto e interpretato da Francesco Nuti, vede protagonista Lorenzo Caruso (Francesco Nuti), uno psicoanalista che vive in una piccola cittadina di provincia. Rimasto vedovo, deve occuparsi di crescere da solo Giulia (Giulia Serafini), la figlia di tredici anni, nel pieno della sua adolescenza. La vita dell’uomo sembra tutto sommato tranquilla, divisa tra il lavoro e la ragazzina senza troppe preoccupazioni. Questa serenità, però, viene bruscamente interrotta un giorno quando una volante dei carabinieri si presenta fuori la sua abitazione. Gli agenti comunicano a Lorenzo che sua figlia è uno dei membri di una baby gang locale e rischia di finire in riformatorio.
Sconcertato dalla notizia, cerca in un primo momento di difendere Giulia. Poi, curioso di capire se davvero sia coinvolta, inizia a seguirla e, soprattutto, a fare incubi in cui la vede fare cose sconcertanti e inopportune che lo mandano nel panico. Come ne uscirà?
"Nel film, impacciato e non riuscito, un'apparizione, una paziente del dottor Nuti: Platinette, nella parte d'una monaca (vera, falsa?) che vuol diventare Papa e alla fine lo diventa". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 9 marzo 2001)"Lo stanzino della figlia. Nuti come Moretti è uno psicoterapeuta di provincia che ha problemi con la figlia, dedita al furto e seguace d'una baby gang. Ma le coincidenze finiscono qui. Perché 'Caruso, zero in condotta' è ancora peggiore dei suoi ultimi, irrisolti lavori. Scriteriato, mal scritto, pieno di luoghi comuni, pasticciato nella narrazione, stilisticamente confuso, 'Caruso' naufraga dopo pochi minuti. Spiace dirlo ma Nuti s'è smarrito, è irriconoscibile, come attore addirittura espressivamente pietrificato". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 9 marzo 2001)"Non bisogna credere che 'Caruso zero in condotta' sia un film drammatico. La sua aspirazione è piuttosto quella di risultare comico, senza riuscire ad azzeccare quasi mai una scena. Nuti inzeppa la storia di incongrue visioni oniriche; fantasie persecutorie di sua figlia con un pedofilo; visioni infantili dove ruba la frutta ed è punito dal padre; apparizioni delle donne che ha lasciato e che gli rimproverano il suo egoismo mascherato da sollecitudine paterna; sketch comici sparsi. Tra le immancabili faccine di Nuti e i soliti toscaneggiamenti, il film procede in ordine sparso fino a una conclusione che il regista vorrebbe 'aperta' e che, invece, ha lo stesso aspetto causale di tutto il resto". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 18 marzo 2001)
È l'ultimo film di cui Nuti è regista.
Attore | Ruolo |
---|---|
Francesco Nuti | Lorenzo Caruso |
Cecilia Dazzi | Olga |
Platinette | Suora |
Anna Maria Malipiero | Donna del passato |
Giulia Serafini | Giulia |
Carlotta Natoli | Donna del passato |
Mario Patanè | Magistrato |
Antonio Petrocelli | Preside |
Remo Remotti | Stefano |
Massimo Salvianti | Capitano |
Elisabette Lohandjola Apamato Cafua | Mary |
Lorenzo De Angelis | Diego |
Patrizia Corti | Donna del passato |
Andrea Costa | Christian |
Francesco Gabriele | Contadino |
Andrea Scerbo | Sesto |
Matteo Stilo | Alessandro |
Carlo Monni | Contadino |