Bound - Torbido inganno, film diretto da Lilly e Lana Wachowski, segue le vicende di Corky (Gina Gershon), una rude giovane uscita da poco di prigione che per guadagnarsi da vivere inizia a fare l’idraulico. Un giorno per lavoro la ragazza si reca in un lussuoso appartamento, dove incontra la sofisticata Violet (Jennifer Tilly): tra le due donne scatta subito la passione, la quale viene ben presto consumata fisicamente.
Quell’incontro imprevisto sconvolge Violet, la quale è sposata da cinque anni con Ceasar (Joe Pantoliano), un piccolo delinquente che si occupa di riciclare il denaro sporco della malavita locale. Dopo aver confidato a Corky il suo desiderio di cambiare vita e lasciarsi alle spalle la criminalità, Violet propone alla sua amante di aiutarla per realizzare un piano: rubare i due milioni di dollari che il marito nasconde in casa e che deve portare al boss Gino Marconi. Con tutto quel denaro, le due donne potranno fuggire da quella città, vivendo libere e ricchissime. Ma il piano non va come previsto...
"E' l'alternanza fra rischi e sorprese, in questa loro impresa cementata dalla reciproca seduzione, il vero motore del film. Così che, probabilmente senza intenzionalità, la coppia luciferina risalta per il piano diabolico, più che per le performances erotiche, e per un'implicita comicità che smorza i toni affocati e fa risaltare i dettagli di humour nero. E la sorpresa finale, che capovolge le aspettative logiche, è un'ennesima presa per il bavero, in cui l'intonazione del film fa una capriola e si propone capovolta, con un ammiccamento trasgressivo che annacqua la provocazione in uno sberleffo". (Mirella Poggialini, 'Avvenire', 13 settembre 1996)"La storiellina del colpo ai danni della mafia è un puro pretesto, tanto inutile da confondere ideazione e realizzazione in un unico, contorto piano narrativo. L'importante è piazzare qualche 'sensazione forte', per aprire il dibattito o far affollare il botteghino (anche se negli Usa sta aspettando di uscire da sette mesi). E allora vai coi colpi bassi: l'amore saffico è di moda? Eccoti una scena similhard che più lesbo non si può. La mafia è cattiva? Ti servono un coacervo di violenza e stupidità da lasciare a bocca aperta. La suspense latita? Giù coi colpi di scena e le inquadrature astruse. Il cattivo deve morire? Lo filmiamo dall'alto, mentre cade in una pozza di vernice bianca, caso mai non fosse chiaro. Al rallentatore, naturalmente. Per 10 minuti. E cinema? No, è paccottiglia pubblicitaria! Irritante". (Paolo Mereghetti, 'Sette del Corriere della Sera', 5 settembre 1996)
Il film ha segnato il debutto alla regia di Lana e Lilly Wachowski.
Fu molto difficile trovare delle attrici interessate al film, forse a causa degli espliciti contenuti saffici. Infine furono scritturate Jennifer Tilly per il ruolo di Corky e Gina Gershon per quello di Violet, ma poiché quest’ultima era più adatta a interpretare Corky, le due attrici si scambiarono i ruoli.
Attore | Ruolo |
---|---|
Jennifer Tilly | Violet |
Gina Gershon | Corky |
Joe Pantoliano | Ceasar |
John P. Ryan | Mickey Malnato |
Christopher Meloni | Johnnie Marconi |
Kevin Michael Richardson | Secondo poliziotto |
Richard C. Sarafian | Gino Marconi |
Peter Spellos | Lou |
Margaret Smith | Donna poliziotto |
Ivan Kane | Primo poliziotto |
Barry Kivel | Shelley |
Mary Mara | Barista |
Gene Borkan | Roy |
Susie Bright | Jesse |
Tony Burton | Agente |