Paola Turci racconta la felicità con Francesca Pascale dopo gli anni bui dell'incidente: lesbica è solo un aggettivo
Paola Turci a un anno dalle nozze con Francesca Pascale racconta la felicità attuale e le prove che ha dovuto affrontare per raggiungerla, in una lunga intervista di 7 del Corriere della Sera.
Paola Turci ha scelto 7, il settimanale del Corriere della Sera, per raccontarsi intimamente in una lunga intervista rilasciata un anno dopo l'unione civile con Francesca Pascale, dove parla della sua felicità e dei dolori che ha dovuto affrontare per arrivarci. Soprattutto dopo il terribile incidente stradale del 1993, che le ha cambiato letteralmente i connotati, costringendola a ben 14 interventi di ricostruzione.
Paola Turci ieri e oggi
Lo spartiacque nella vita di Paola Turci fu proprio quell'incidente avvenuto in Sicilia il 15 agosto 1993. Fino a quel momento, racconta, si era pensata onnipotente, sicura che non potesse succederle nulla. Poi, i presentimenti, la strana sensazione già sul traghetto per la Sicilia, e poi, quello che descrive così, rispondendo alle domande di Teresa Ciabatti e rivivendo quel momento che le ha cambiato la vita:
Ho un vestito corto nero, e i capelli liscissimi, appena fatti. Guido la macchina della mia amica. Aspetto la telefonata di mio padre: guardo e riguardo il telefono, finché non mi accorgo che è spento. Da lì smetto di guardare la strada. (...) La macchina sbanda, io riesco a riportarla in strada, sbatte contro il guardrail, si cappotta due volte. In quegli istanti penso: “sono atletica, basta che accompagno le botte. (...) Appena la macchina si ferma sento i capelli tranciati di netto. La prima cosa di cui mi accorgo. I miei capelli lunghi non ci sono più (...) Le voci della gente. Qualcuno dice: “Paola Turci, è Paola Turci”. Io non riesco a aprire gli occhi. In ospedale sento gli infermieri avvisare i medici: “c’è una ragazza nera”. Mi avevano scambiato per una ragazza nera, credo perché non si vedeva niente. Il viso era aperto, c’era tanto sangue. (...) Toglietemi questo vestito, sono piena di vetri dentro" e dopo il risveglio dall'anestesia :"Chiedo di non avvisare i miei per non farli preoccupare. In seguito saprò che mia madre quella notte ha sognato di riprendermi per un capello dalla lavatrice. Sogna che io sono dentro la lavatrice, e lei riesce a tirarmi fuori.
Per quanto riguarda la vita sentimentale, Paola Turci prima di incontrare Francesca Pascale è stata fidanzata col tennista Paolo Cané, poi sposata per 2 anni col giornalista Andrea Amato, ma racconta che non si è "mai definita attraverso la sessualità. Ho avuto molti uomini, eppure nessuno mi ha mai detto con accezione negativa: sei etero", invece, aggiunge "La gente continua a dire lesbica come un'offesa" quando invece è "un aggettivo". Poi, Turci parla del primo incontro con la futura compagna: "Non m'incuriosiva poi un giorno leggo una sua intervista su Il Fatto Quotidiano, di Francesca Fagnani, e rimango colpita. Quello che dice sui diritti, sulle ingiustizie. Al che la cerco su Instagram dove lei era arrivata da poco per cercare me. Mi seguiva come cantante". Tutto però è iniziato sui social, quando la cantante mette un like a una sua immagine in sostegno di Radio Radicale, "da lì cominciamo a scriverci". Il resto, l'incontro al concerto, è stato già raccontato da entrambe. Adesso vivono in campagna con 11 cani e viaggiano in camper, che guida Pascale. La famiglia cos'è? Le chiede l'intervistatrice: "Dove c'è l'amore" è la risposta di Paola Turci, che non possiamo che condividere.