Brad Pitt perde il primo round della... "guerra del rosé" con Angelina Jolie
Un tribunale di Los Angeles ha riconosciuto ad Angelina Jolie il diritto di ricevere da Brad Pitt i documenti dell'azienda vinicola che i due avevano in comproprietà. Pitt ha fatto causa alla ex per aver venduto la sua quota ad un oligarca russo.

Per quanto cerchino di mantenere buoni rapporti per amore dei figli, Brad Pitt e Angelina Jolie sono tuttora impegnati in una causa legale attorno alla tenuta da 500 ettari che avevano acquistato in comproprietà nel Sud della Francia, l'azienda vinicola Chateau Miraval. Tutto è partito dalla decisione di lei di sbarazzarsi della sua quota della proprietà, vendendola ad un oligarca russo. La cosa ha destato le ire di Pitt, che tiene molto a quell'investimento e che l'ha citata in giudizio, in quella che Vanity Fair, facendo riferimento al film La guerra dei Roses, ha ribattezzato "la guerra del rosé", dal vino pregiato che produce e che viene esportato in tutto il mondo. Il tribunale di Los Angeles però, in prima istanza, ha dato ragione a lei. Vediamo come.
Angelina Jolie vince il primo round
Proprio per impedirle di disporre della sua proprietà, probabilmente, Brad Pitt si era sempre rifiutato di consegnare ad Angelina Jolie i documenti e la corrispondenza dell'azienda. Adesso, riporta Page Six, dovrà metterli a disposizione dell'ex consorte. La decisione arriva dopo un mese e mezzo dall'inizio della disputa che li vede contrapposti. Al momento gli attori si dividono l'affido dei figli, anche se nessun tribunale ha deciso in tal senso, ma Angelina Jolie sembra determinata a tagliare ogni altro legame con l'ex. Pitt però non è d'accordo con la decisione di vendere parte della proprietà, che produce ottimi redditi ed è addirittura in crescita, al gruppo Stoli, dell'oligarca Yuri Shefler, vicino al cerchio magico dello zar Vladimir Putin. Uno scomodo vicino di casa per chi detiene l'altra metà dell'azienda in merito alla quale - sostiene Pitt - i due avevano l'accordo di non vendere la propria quota all'insaputa dell'altro proprietario. Sembra anche strano che Angelina Jolie, da sempre impegnata in cause civili e ambasciatrice per l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, pur di sbarazzarsi della sua quota abbia deciso di vendere a un personaggio simile. Comunque sia, al momento Brad Pitt dovrà consegnare tutti i documenti dell'azienda all'ex moglie, il che potrebbe di fatto accelerarne la vendita qualora venga deciso che lei ha diritto di prendere questa iniziativa. Cosa succederà in futuro, lo vedremo.