Amici 23, Malgioglio si sbilancia su due allievi e poi confessa: "Sono schietto perché non voglio illudere nessuno"
Cristiano Malgioglio parla del suo ruolo di giudice di Amici 23.
Sabato 23 marzo 2024 è partito ufficialmente il Serale della 23esima edizione di Amici. Tra i giudici anche Cristiano Malgioglio che, in un'intervista rilasciata al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, ha parlato del suo ritorno sulla famosa poltrona rossa del talent show di Maria De Filippi.
La confessione di Cristiano Malgioglio
Cristiano Malgioglio è per il secondo anno consecutivo nella giuria del Serale di Amici 23 insieme a Giuseppe Giofrè e Michele Bravi. Intervistato dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, l'amato cantautore e paroliere ha deciso di lasciarsi andare e parlare del suo ruolo di giudice:
Stare ad Amici per me è un elisir di giovinezza. Essere giudice significa stare a contatto con giovani proiettati nel futuro come artisti. Scegliere tra due performance, belle entrambe, è difficile ma fa battere il cuore. Io come giudice sono molto schietto perché non voglio illudere nessuno. Altrimenti mi sentirei in colpa per il resto della mia vita. Nelle esibizioni dei ragazzi valuto soprattutto la personalità. Nel canto noto subito la timbrica vocale, nel ballo invece l'energia. Io sono diretto. Non sempre i gusti di noi giudici coincidono.
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A proposito delle opinioni dei professori di Amici 23 sugli allievi delle squadre avversarie, Malgioglio ha confessato:
Ognuno tira l'acqua al proprio mulino, ma è giusto che sia così. Io intervengo solo se vedo qualcosa che non funziona. Prendo la parola soltanto se sono convinto di quello che ho da dire. E mi piace anche difendere i più deboli. Nella prima puntata mi sono commosso due volte, quando Petit ha cantato "Don Raffaè" e quando Mida ha cantanto "Tuyo".
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