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Francesca Chillemi: "La bellezza non è una maledizione, ma dopo Miss Italia mi sono sentita persa"

Non potevamo non incontrare, al Filming Italy Sardegna Festival 2023, la madrina Francesca Chillemi. L'attrice ha parlato di Miss Italia, di Can Yaman, della violenza sulle donne, della seconda stagione di Viola come il mare.

Francesca Chillemi: "La bellezza non è una maledizione, ma dopo Miss Italia mi sono sentita persa"

La madrina del sesto Filming Italy Sardegna Festival, diretto da Tiziana Rocca e ospitato dal Paradiso in terra Forte Village, è Francesca Chillemi, uno dei volti televisivi più amati dal pubblico. Nata vicino a Messina ed ex Miss Italia, Francesca interpreta la novizia Azzurra nella fiction Che dio ci aiuti, di cui è terminata tempo fa la settima stagione. L'attrice è anche la giornalista Viola Vitale di Viola come il mare, che lo scorso autunno ha avuto un ottimo seguito e un alto gradimento. Se nulla trapela su un eventuale Che Dio ci aiuti 8, la seconda stagione di Viola Come il mare è stata ufficialmente annunciata e poi confermata, e fra pochissimo la Chillemi e Can Yaman si metteranno ancora una volta al lavoro.

Anche se dice di non aver fatto in tempo a truccarsi per bene, quando arriva trafelata all'incontro con i giornalisti del festival, Francesca Chillemi è di una bellezza incredibile. Ha occhi profondissimi e pelle di pesca, e risponde volentieri alle nostre domande. La prima, naturalmente, è proprio sulla nuova stagione di Viola come il mare, dopodiché si parla di violenza sulle donne, di Elena Sofia Ricci, del fascino di Yaman, di religione e del concorso di bellezza Miss Italia, vinto da Francesca nel lontano 2003.

La seconda stagione di Viola come il mare

Con la seconda stagione di Viola come il mare dovremmo iniziare il 17 luglio, a Roma, e poi andremo a Palermo, ma non subito, perché vogliamo evitare le orde di turisti e di vacanzieri. Vorrei sapere anche io cosa ci dobbiamo aspettare dalla seconda stagione. Per ora ho ricevuto solo il copione della prima puntata, ma sto cercando di capire quale sarà lo sviluppo dei personaggi. Posso dire che la seconda stagione rimane simile alla prima, però ci sono delle novità e cose un po’ diverse legate alle differenti visioni della vita. Mi hanno raccontato che ci sono dei cambiamenti, ma ancora non ne sono a conoscenza.

Viola Vitale, una donna da cui prendere esempio

A me piace molto il personaggio di Viola, innanzitutto per il messaggio di cui si fa portavoce. È una ragazza con un problema serio, un problema di salute, perché è vero che ha la sinestesia e questa sua capacità di leggere le persone viene vista come un superpotere, però è legata a una malattia neurodegenerativa, per cui nella sua vita è tutto precario, perché Viola in realtà non sa come si evolverà la sua esistenza e che disabilità le potrà portare la sua condizione. Vedere un personaggio che affronta una cosa così drastica con un'incredibile voglia di andare avanti e di prendere quello che la vita le dà può davvero essere di ispirazione e fare del bene sia a chi ha problematiche simili, sia a quanti affrontano quotidianamente grandi difficoltà e quindi si perdono d'animo. Il mio personaggio non si perde d'animo, e questa è una cosa straordinaria.

Can Yaman

Can Yaman piace perché è carismatico, chiunque arriva così tanto al pubblico ha un carisma che passa attraverso la tv. Per me il lavoro dell'attore è fatto sia di bravura e competenza che di carisma, e per carisma intendo capacità di comunicare, di trasmettere qualcosa alle persone. Evidentemente Can ha un carisma notevole se affascina un numero così alto di donne in giro per il mondo.

Che Dio ci aiuti 7: un gradevole passaggio di consegne

Ero in un ambiente familiare, perché ho partecipato a tutte e sette le stagioni. I cambiamenti a volte sono belli e a volte no, ma comunque sono turbolenti, e sicuramente questo è stato molto turbolento. Non posso negare che mi è mancata tanto quest'anno Elena sul set, però in realtà abbiamo creato un legame anche fuori dal lavoro, quindi tra di noi non è mai mancata una forte sorellanza. Quello che mi ha fatto molto piacere è che Elena mi ha tutelato in questo passaggio ed è stata generosa nei miei confronti. Non lo dimenticherò mai.

Che Dio ci aiuti 7: Azzurra è diventata suora

Io credo che, al di là della conversione, sia credibile il desiderio di Azzurra di trovare un po’ di pace dopo quello che le è accaduto. La perdita che Azzurra ha avuto l'ha portata a credere nell'esistenza di qualcosa che va al di là del nostro controllo. A volte non riusciamo a spiegarci certe cose e per forza dobbiamo andare in qualche direzione per poter accettare gli avvenimenti della vita. Non ho intenzione di diventare suora, però mi è piaciuta l'evoluzione del personaggio, sennò non avrebbe avuto senso per me rimanere in quel convento.

Francesca e Azzurra

Per i miei amici, ma spesso anche per persone che non conosco bene, sono un punto di riferimento, una che risolve i problemi. La gente mi chiama e mi dice: "Senti, ho questa cosa", e io: "Non ti preoccupare, faccio io". Mi piace sentirmi utile, lo faccio con gioia, non mi pesa. Come Azzurra, inoltre, sono molto curiosa. Senza la curiosità uno dove va? Mi piace tanto viaggiare e sono felicissima di aver abitato un po’ ovunque. Sto sempre a fare e disfare valigie e vivo un po’ da tutte le parti, e ogni volta è come se cominciassi una vita nuova.

Che Dio ci aiuti 8 si farà?

Non so nulla e quindi non posso dirvi nulla su un'eventuale ottava stagione di Che Dio ci aiuti. Sono contenta del successo che ha avuto la settima. Abbiamo trionfato: avevamo una contro-programmazione fortissima e abbiamo portato a casa tutte le serate tranne una, in cui c'era una partita importante.I concorsi di bellezza hanno senso?

I concorsi di bellezza

Ho partecipato a un concorso di bellezza e quindi ovviamente vedo un lato positivo in queste gare. Miss Italia mi ha cambiato la vita, quindi non posso criticarlo, e comunque non ci vedo nulla di male. Lo so, è un concorso che fa spettacolo, quindi le concorrenti sono in costume, ma come mille ballerine in giro per il mondo in varie trasmissioni. Se uno ci pensa in questi termini e senza pregiudizi, si accorgerà che non ha senso criticare i concorsi di bellezza. Bisogna imparare a guardare le cose con gli occhi giusti.

Miss Italia istruzioni per l'uso in un futuro prossimo

Io ho fatto un anno da Miss Italia e poi sono stata buttata nel mondo dello spettacolo, ma non avevo gli strumenti per starci. Secondo me sarebbe quindi interessante dare una concreta possibilità a chi partecipa di costruirsi una carriera, il che significa usare l'anno da Miss Italia per la formazione, altrimenti sei famosa perché hai vinto Miss Italia ma non sai da dove cominciare. Dopo l'anno di Miss Italia, io ho dovuto imparare tantissime cose e spesso mi sono sentita persa, perché ho pensato: "Quest’anno che ho trascorso andando in giro per le piazze l'avrei potuto usare per prepararmi, per poi andare a fare direttamente dei provini, perché è così che escono i talenti".

La bellezza

Io penso che la bellezza non sia una maledizione. Piuttosto è una caratteristica, un tratto con il quale nasci. Ognuno di noi ha una caratteristica e io sono nata con questa caratteristica. C’è chi nasce con un'intelligenza suprema, chi è brillante e chi è simpatico, e sono elementi che ci identificano.

Com'è cambiata Francesca Chillemi

Ne sono passate di Francesche da Miss Italia a oggi. Le basi, o meglio i valori sono quelli, ma sono cambiate tante cose, in meglio anche, prima ad esempio prendevo la vita un po’ più di petto, adesso sono molto più razionale, cerco di non agire impulsivamente e di capire cosa sta succedendo intorno a me prima di muovermi. Di questo sono contenta.

La violenza sulle donne

A me non è successo, però è capitato a persone a me vicine, quindi è un po’ come se fosse accaduto a me. Come si può risolvere? Sicuramente parlando. E come è importante parlare, lo è altrettanto sapere che nel momento in cui decidi di esporti, hai qualcuno che ti ascolta e che ti tutela, che poi è quello che in Italia non è successo, perché questo movimento parte dall'America. In America sono state fatte azioni che hanno portato a risultati positivi. Qui in Italia se n'è parlato, qualcuno si è esposto, ma poi è finita là. La violenza sulle donne purtroppo è molto diffusa. Le mie amiche che l'hanno subita mi hanno raccontato come si son sentite in quel momento: avevano difficoltà a reagire, ed è una cosa che molti non sanno: "Eh, vabbè, poteva opporsi" - dicono, ma ignorano che il corpo femminile, così come la mente, nel momento in cui subisce una violenza di qualsiasi genere, non reagisce come reagisce a tutte le altre situazioni, ma è come se implodesse: ti blocchi e non sai più come comportarti, e quindi mi arrabbio quando la gente parla senza sapere, punta il dito e dice che una donna se l'è cercata. Secondo me in Italia abbiamo una gran paura di essere giudicati. Ecco il nostro vero problema: la paura.

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