Blackout, vite sospese isolate in alta montagna: presentata la fiction di Rai 1 con Alessandro Preziosi
Un gruppo di ospiti di un hotel in alta quota rimane isolato in seguito a una slavina che blocca l'unico accesso della valle. Blackout vite sospese è la nuova fiction in arrivo dal 23 gennaio su Rai 1. Alessandro Preziosi e la troupe l'hanno presentata alla stampa.

Una cosa è chiara: non c’era neve e trovarla ha rappresentato il vero lato giallo di Blackout, altro che il freddo. Fortuna che ci sono gli effetti speciali e gli sforzi della Trentino Film Commission, che ha portato in giro per la provincia la troupe - fino a 100 persone - della fiction diretta da Riccardo Donna, in arrivo in prima serata su Rai 1 dal 23 gennaio per quattro puntate.
Molti effetti speciali, la natura e la montagna d’alta quota, segnano il ritorno di “Alessandro Preziosi dopo tanto tempo nella televisione pubblica”, come ha detto la direttrice di Rai Fiction, Maria Paola Ammirati, in occasione della presentazione alla stampa, che definisce la fiction “un mystery relazionale che divide le persone e poi ne ricompone i legami, vediamo le nostre debolezze e vediamo come la natura, uno dei grandi temi di questa fiction, debba essere rispettata. Parliamo di cosa rappresenti una natura che pensiamo di conoscere ma è infinita e ci dà anche tanti problemi e drammi, come dimostra la slavina che dà il via all’azione. Un isolamento che stimolerà le relazioni fra le persone”.
Black Out - Vite sospese è un mistery-drama ambientato in alta quota con Alessandro Preziosi, Rike Schmid, Marco Rossetti, Aurora Ruffino, Mickaël Lumière, Caterina Shulha e Maria Roveran. Diretto da Riccardo Donna, da un’idea di Michelangelo La Neve e Valerio D’Annunzio, che ha anche scritto le puntate insieme a Peppe Millanta, Michela Straniero, Andrea Valagussa. Una coproduzione Rai Fiction - Eliseo entertainment prodotta da Luca Barbareschi.
Proprio il produttore ha ricordato come le riprese abbiano coinciso con un “Inverno senza neve, abbiamo fatto i miracoli grazie alla Trentino Film Commission, portando la neve anche dove non c’era. La beffa è che poi, quando abbiamo finito di girare, ha nevicato”. Non ha mancato di lanciare un appello più simile a un avvertimento al governo. “In Germania hanno un budget di 2,7 miliardi di euro per le produzioni nazionali televisive, in Francia e Spagna siamo a quei livelli. Noi ci limitiamo a 300 milioni per la RAI, anche meno. La narrazione di un Paese non può continuare senza un progetto di grande coraggio, che permetta ai narratori di raccontare con grande qualità. Se ci saranno altri tagli Rai, che credo improbabili, sarebbe un guaio, oltretutto paradossale visto che le nostre fiction sono vendute in tutto il mondo”.
I protagonisti di Blackout sono i clienti di un lussuoso albergo in un piccolo ed esclusivo polo sciistico. “Quando la terra trema e il distacco di un’imponente slavina isola la valle e impedisce i soccorsi possibili dall’unico passo che la collega con il resto del mondo, quella che avrebbe dovuto essere una piacevole vacanza diventa una trappola per alcuni personaggi con segreti da nascondere, identità celate e ambigui professionisti pronti a tutto. Tra di loro c’è anche un assassino”.
Alessandro Preziosi definisce “un’avventura nell’avventura” le riprese della fiction. “Una delle pochissime occasioni capitate lavorativamente di condividere le fasi di scrittura e la definizione dei vari passaggi. Si è creato poi con i colleghi una grande intimità sia a livello lavorativo che personale, un’esperienza che sono curiosissimo andare a vedere, anche se so come è andata a finire. È bello come la natura, intesa come circostanze di vita, ti regali sempre una seconda possibilità. È stata una delle esperienze più difficili ma allo stesso tempo costruttive. Non mi era mai capitato di stare per 13 settimane lontano dal mondo ‘normale’, perché dove stavamo non c’era niente. Un plauso alla tenacia, al non mollare mai. Ci siamo tutti aiutati e anche abbiamo anche dato una mano nei tanti spostamenti per le montagne".