Una ricognizione su quello che arriva sulla nostra tavola attraverso la visita delle moderne fabbriche del cibo: dagli allevamenti di animali, passando per le serre per la produzione intensiva di verdure, fino ai fast food.
"Esce in sale d'essai lo straordinario documentario dell'austriaco Geyrhalter sulla industria alimentare di oggi, tecnologicamente e cinicamente avanzata. Visitando 20 fabbriche del cibo ecco le torture e il calvario degli animali: pulcini sparati, maiali evirati, mucche punite con sadismo, lager di buoi, galline incarcerate, pesci in ammasso, verdure allevate con pesticidi, luci artificiali, per arrivare al fast food (vedi 'Super size me'). Non bisogna essere vegetariani, ma un po' panteisti, per soffrire di questa muta denuncia in cui i rumori delle macchine e dei nastri s'uniscono alla silenziosa disumanità degli uomini nella mostruosa catena di montaggio. Altro che spaghetti pollo insalatina alla Bongusto, qui siamo a un' ndustria alimentare che ha perso legami con l'universo, in funzione solo del plusvalore: mangiamo pure una fettina di vitello al burro, ma con salvia e senso di colpa." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 16 febbraio 2007)
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