Il 26 settembre del 1988 in un agguato mafioso veniva assassinato Mauro Rostagno. Il documentario -inchiesta muove proprio dalla sera dell'omicidio per fare il punto sullo stato delle indagini che dopo 17 anni non hanno ancora dato risultatii. Eppure Mauro attraverso le lelecamere di una piccola piccola emittente privata, RTC, con uno stile ironico e pungente, faceva i nomi e i cognomi dei mafiosi e dei collusi con la mafia locale. E si trattava spesso di personaggi del tutto insospettabili. Dalle parole di Carla Rostagno, sorella di Mauro, e di Gianni Di Malta, amico e stretto collaboratore di Rostagno ad RTC, emerge la coerenza di Mauro che, torinese di nascita, sociologo a Trento, dopo l'esperienza "arancione" a Poona era diventato terapeuta alla guida di una comunità di recupero per tossicodipendenti, oltre che giornalista impegnato in un'azione di denuncia degli intrighi mafiosi in provincia di Trapani.