Dalla Croazia, nel 1943, solo quattro alpini di una compagnia decimata dagli scontri con i partigiani slavi riescono a ripiegare in Italia. Uno dei quattro, Paolo, ferito ad una gamba, viene, insieme ai compagni, ospitato dal dottor Marini che per salvargli la vita, gli deve amputare l'arto. Il giovane, amareggiato per la mutilazione a causa della quale vede interrotta la sua carriera di calciatore, sfoga il proprio odio arruolandosi tra le brigate nere, alla guida delle quali compie diverse azioni malvagie catturando persino il suo benefattore, sua sorella Anna ed i tre ex commilitoni. Uno di questi, Dante, riuscito a sfuggire alla cattura, si trova in seguito faccia a faccia con Paolo che è determinato a ucciderlo. Questi, rimasto senza munizioni, durante la lotta con Mario cade in un pantano e muore trafiggendosi con il suo stesso pugnale.
IL FILM FU DISTRIBUITO SOLO LOCALMENTE.