Luca, allevato come un figlio dallo zio Augusto, padrone di un calzaturificio, negli abbondanti spazi liberi lasciatigli dallo studio si occupa con gli amici di donne, anche se la sua ragazza sarebbe Simona, figlia di Clelia, commessa-amante dello zio Augusto. Questi, deciso a svezzare l'impacciato nipote, lo porta a una "casa chiusa" di Firenze e lo getta tra le braccia di Nerina. Dopo questa prima esperienza, stranamente infatuato della prostituta, Luca violenta Simona e Clelia risolve il problema facendo sposare la figlia da Augusto. Luca, ferito dal tradimento dell'amante divenuta zia, cerca disperatamente Nerina che, trovato il cliente facoltoso, lo ha sposato e seguito a Venezia. Sergio, un camionista amico di Luca, scopre casualmente l'ex prostituta a Venezia e vi conduce il ragazzo che, per un mesetto, riesce a godere i tempi liberi di quella che ormai è divenuta una appariscente aristocratica. Il ragazzo vorrebbe che la donna lo seguisse in capo al mondo; ma Nerina non può rinunciare alle raggiunte agiatezza e sicurezza per cui, fingendo di non amare più Luca, lo lascia che urli insulti da un ponte del Canal Grande.