TRAMA UN GIORNO... TUTTA LA VITA
Henriette, promessa al maturo proprietario di un albergo ad Antibes, fugge con un giovane conosciuto poco prima e per il quale ha avuto un colpo di fulmine. Lo scandaloso avvenimento diventa argomento di conversazione nel caffè annesso all'albergo e qualcuno esprime l'opinione che una passione così immediata non è assolutamente concepibile. Contro questa tesi prende posizione lo scrittore Roberto Stirling che, per dimostrare la validità della tesi contraria, racconta un fatto di cui è stato testimone. Qualche anno prima, infatti, Stirling si trovava col suo yacht nelle acque di Antibes e tra i suoi ospiti c'era Linda, la giovane vedova di un caro amico. Un giorno, Robert l'accompagna al casinò di Montecarlo dove la donna si sente inspiegabilmente attratta da un giocatore sconosciuto, Carlo, perseguitato dalla sfortuna. Linda intuisce che il giovane medita di uccidersi, s'avvicina a lui e lo persuade ad accettare una grossa somma. La sua improvvisa passione lo conquista e i due decidono di partire per Parigi, dove Carlo riscatterà i gioielli da lui rubati per poter giocare. Tuttavia, le cose si mettono al peggio: ripreso dal demone del gioco, Carlo non parte e respinge Linda, poi, dopo aver perso di nuovo tutto il denaro si toglie la vita. A questo punto una bellissima donna si avvicina agli ascoltatori: è Linda.
CRITICA DI UN GIORNO... TUTTA LA VITA
"Si tratta di un lavoro a tesi, svolto con una certa abilità; la vicenda appare però alquanto artificiosa". ('Segnalazioni cinematografiche, vol. 33, 1953)
