Dopo vent'anni, una donna scopre che il marito, creduto morto, vive in un paesino dell'Argentina. Con la figlia che non ha mai conosciuto il padre, va in cerca di lui e del suo passato...
"A 43 anni e quasi 30 film alle spalle (ultimo il delizioso 'Valentin'), Agresti prosegue nella sua autobiografia collettiva. E' dura voltare pagina dopo orrori come quelli attraversati dall'Argentina, ma provare si deve. Naturalmente per guarire dal lutto questo ex-comunista torturato, metafora della parte migliore del paese, occorrono mezzi adeguati. Ed ecco una figlia mai vista di cui ci si innamora solo a guardarla, bambini terribili, gag infallibili, qualche violino di troppo. Ma anche attori perfetti e sentimenti disegnati a meraviglia. E poi l'Argentina non è nuova ai problemi di memoria, come provano le lettere ritrovate di un'ebrea tedesca... Violini a parte, si può anche piangere." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 19 novembre 2004)
- PRESENTATO ALLA 61MA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA (2004) NELLA SEZIONE "ORIZZONTI".
Attore | Ruolo |
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Mónica Galán | Isabel |
Julieta Cardinali | Leticia |
Carlos Roffé | Cholo |
Ulises Dumont | Mario |
Mex Urtizberea | Miguel |
Rodrigo Noya | Marcelo |
Lidia Catalano | Floria |
Agustina Noya | Beba |
Eduardo Argaranaz | Lalo |