La giornalista Lalla deve intervistare la celebre rockstar Matilde, che si trincera nella sua vistosa villa col cane lupo Adamo, la vecchia madre Desolata, che si nutre esclusivamente di patate fritte, e la sorella Mara, una tossicodipendente che ha istituito, con un tronco di pino, una personale barriera per riscuotere pedaggi sulla strada d'accesso alla magione. Negandosi Matilde, Lalla, dopo Mara e Desolata, incontra donna Flavia, stramba mecenate che ha aiutato Matilde negli studi, e che ha allevato Renata, una ragazza indemoniata. Costei morde Lalla, che all'ospedale conosce così la psicologa Ambra, esperta nell'applicare l'innovativa "shampooterapia". Ottenuta la sospirata intervista, Lalla ascolta le strampalate teorie filosofiche di Matilde, che però è allergica alla parola "uomini" e reagisce scatenando Adamo dietro Lalla che fugge...
"Troppo sole è un delirio da insolazione, appunto, da cui non si esce contenti per essersi liberati nella democratica risata satirica: è un misterioso puzzle senza confini, dalla tristezza galoppante, in cui si parla di un mondo che si calcola in audience e in hit parade. [...]Un oggetto smarrito che non sappiamo da che parte prendere e come guardare, che paga lo scotto di certo intellettualismo alla luce però di un agghiacciante lezione sulla mostruosa volgarità contemporanea". ( Maurizio Porro, Corriere della Sera)"Troppo sole procede a strappi tra brandelli di divertente parodia di generi e personaggi, ma l'intenzione di Bertolucci di fustigare i tic, i vizi e le mode d'Italia, appare velleitaria. La bravura di Sabina Guzzanti che si trasforma, si traveste da personaggi famosi e anonimi non si discute, ma la rivendicazione della statura di interprete rischia di passare inosservata a causa dell'overdose televisiva di imitatori altrettanto bravi". ( Alberto Castellano, Il Mattino, 6 maggio 1994)
- REVISIONE MINISTERO APRILE 1994
Attore | Ruolo |
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Sabina Guzzanti | Vari Ruoli |