In età ormai avanzata, ospite di una casa di riposo, Thomas detto Toto è ancora convinto che la sua vita non sia veramente la sua. Alla sua nascita sarebbe stato scambiato col vicino di casa, l'odioso e ricchissimo Alfred Kant. Toto ritiene l'usurpatore responsabile di tutte le sue disgrazie, soprattutto della morte tragica di sua sorella, e progetta dal fondo del suo letto e dei suoi incubi di vendicarsi di chi gli ha rubato la vita, la felicità, la ricchezza, l'amore della sua famiglia e della sua ragazza.
"Il film, provvisto di una personalità poetica non comune, libera dall'inconscio molti generi: ora si fa carino assai, magari con la complicità di una tenera canzone di Trenet, ora imita i cartoon, ora sparge una lacrima, ora fa le bizze come un ragazzino. Radiocronaca di un'esistenza mancata, trasmessa sulle onde del tempo che non ritorna, 'Totò le héros' è un film compiacente che, sovvenzionato dall'Europa, ha raccolto in Europa molti premi. Audace negli incastri temporali e nel profumo d'incesto, 'Totò' maltratta la memoria in modo divertente, con paranormale dolcezza e con paranormale rabbia. Gli attori che impersonano quest'uomo senza talento per la vita lo ricompongono come un puzzle: dai piccoli Thomas Godet e Harold Harrison al vecchio, irresistibile Michel Bouquet. Van Dormael, che ha lavorato tre anni partendo da sentimenti autobiografici, ripete col cinema una bella frase di Rimbaud: 'Si diventa sempre come non si vorrebbe diventare, si finisce come non si vorrebbe mai finire'. Bravo!" (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 21 Marzo 1992)"'Totò le héros' primo film lungo del belga Van Dormael (1957), ricostruisce a ritroso la vita di Thomas con una serie di sconnessioni temporali, come seguendo il flusso dei suoi ricordi in una catena di libere associazioni mentali e di intermittenze del cuore. Tre sono le stagioni che s'intrecciano, l'infanzia, l'età adulta, la senilità. E due i livelli narrativi: il reale e l'immaginario, perché Thomas, malinconico e vulnerabile perdente nella partita della vita, sogna di essere un audace e deciso agente segreto. L'io narrante del film è Thomas, ma la sua figura più emblematica è Alice, l'energica sorellina maggiore, di cui è perdutamente innamorato e che forse è la fonte o una delle fonti dell'ossessione dello scambio: un infantile espediente per rimuovere l'incesto, ma così tenace da persistere anche dopo la sua tragica morte, al punto che Thomas adulto la identificherà in Evelyne, la donna amata quando è già da tempo la moglie infelice dell'odiato e invidiato Alfred. La maggior ragione del fascino che 'Totò le héros' esercita e che l'ha reso uno dei film europei più premiati e ammirati del 1991 (non a Hollywood, però, dove non è entrato nella cinquina degli stranieri candidati all'Oscar) è di essere una storia sotto il segno della morte, ma sorvegliata dagli angeli custodi di un'allegra ironia e di un bizzarro umorismo, molto fiammingo anche nei suoi estri surreali, umorismo che si manifesta pure nell'insolito finale quando, dopo la cremazione, Thomas, finalmente placato e ilare, scende dal cielo in forma di cenere sul mondo con cui si è riconciliato." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 26 Marzo 1992)"Tutto percorso dalle note leggiadre della canzone 'Boum' cantata da Charles Trenet, divertente e sotterraneamente angoscioso come certi sogni, 'Toto le héros' mescola in maniera agile generi e atmosfere correndo avanti e indietro sulla tastiera del tempo. Lo stile è composito e bizzarro nel gusto caratteristico della cultura fiamminga, ma il tema di fondo, semplice e universale, coinvolge la sfera dei sentimenti e delle emozioni. Thomas vecchio, che rievoca il suo passato meditando una vendetta che non consumerà, è lo splendido attore francese Michel Bouquet che porta nel personaggio tutta la sua autorevolezza di grande interprete molièriano. Quanto all'autore della tragicommedia, è un ex clown di soli trentaquattro anni, che ha dimostrato di saper usare assai bene le chiavi per penetrare nel territorio del surreale e della poesia." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 21 Marzo 1992)
Il film torna al cinema il 22 maggio 2023 con I WONDER CLASSICS, la divisione di I Wonder Pictures dedicata alla riscoperta dei classici d’autore.
Attore | Ruolo |
---|---|
Michel Bouquet | Thomas (Anziano) |
Jo De Backer | Thomas (Adulto) |
Thomas Godet | Thomas (Bambino) |
Gisela Uhlen | Evelyne (Anziana) |
Mireille Perrier | Evelyne (Adulta) |
Peter Bohlke | Alfred (Anziano) |
Didier Ferney | Alfred (Adulto) |
Sandrine Blancke | Alice |
Hugo Harold Harrisson | Alfred (Bambino) |
Fabienne Loriaux | Madre di Thomas |
Karim Moussati | Celestin (Bambino) |
Didier de Neck | Mr. Kant |
Klaus Schindler | Padre di Thomas |
Pascal Duquenne | Celestin (Adulto) |
Christine Smeysters | Mrs. Kant |
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