The mother, film diretto da Roger Michell, narra la storia di May (Anne Reid), ordinaria sessantenne di provincia sposata col marito Toots (Peter Vaughan). Un giorno i due si recano a Londra per fare visita ai figli adulti e ai nipoti: Bobby (Steven Mackintosh), che vive con la famiglia a Notting Hill, e la più modesta Paula (Cathryn Bradshaw), madre single. La visita dei genitori si trasforma ben presto in una tragedia quando Toots ha un improvviso e mortale attacco cardiaco.
Impreparata alla vita vedovile, May decide di restare a vivere a Londra, dove i fragili equilibri familiari cominciano a sgretolarsi sotto i suoi occhi. Determinata a non diventare un’anziana invisibile, la signora inizia una scandalosa relazione amorosa e sessuale con Darren (Daniel Craig), amante della figlia Paula, amico di Bobby e con la metà degli anni di May…
"Diretto dal Roger Michell di 'Notting Hill' e 'Ipotesi di reato' con cauta eleganza e qualche pedanteria (c'era proprio bisogno di mandare May a letto pure con un coetaneo repellente?), 'The Mother' aggiunge al consueto de profundis per la famiglia una nota particolarmente desolata. Il meglio è in certi dettagli, come lo sguardo sperduto lanciato da Darren mentre soddisfa la vecchia amante; nella scelta di non fare dell'eros un valore in sé, senza per questo giudicare nessuno; in certi improvvisi ribaltamenti di ruolo, come la scenata di quell'amante di rango inferiore che sembrava tanto docile. Sotto le apparenze dell'amore, pare dire Kureishi, covano odio, frustrazioni, rivalse. A tutte le età. Non credete alla favola del sesso riscoperto in extremis. Qui l'eros non è una panacea, ma il mezzo con cui si pagano i conti arretrati. Il resto è mitologia." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 16 gennaio 2004)"'The Mother' è quello che i tedeschi chiamano 'kammerspiel', un dramma da camera legato a pochi personaggi e ambientato in un paio di appartamenti londinesi. La cornice naturalista induce ad allargare a fenomeno di costume la vicenda particolare, favorendo l'identificazione degli spettatori di tutte le età in quei genitori e figli; e anche in quell'estraneo che penetra nel gruppo familiare provocandone la crisi. Un estraneo che, amando due donne sotto lo stesso tetto, risulta distruttivo e autodistruttivo come un personaggio vero. In un gruppo di eccellenti interpreti spicca Anne Reid, che dopo essersi presentata come una donnetta stinta e invecchiata si trasforma a vista in una femmina legittimamente in cerca di una residua vitalità in situazioni di spudorata provocazione sessuale." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 17 gennaio 2004) "Cambiando registro rispetto a 'Notting Hill', Mitchell trasgredisce uno dei tabù più resistenti dello schermo: girare scene di sesso con una donna sopra i sessant'anni. Lo fa senza eccesso di pathos, senza vergogna ma tenendo la giusta distanza per non cadere nel compiacimento o nel pietismo. Anche nel disegnare i rapporti all'interno di una famiglia col Dna della disfunzione, il regista mostra un ottimo senso della misura; non prolunga oltre il dovuto le scene claustrofobiche; corregge anche i momenti più drammatici con una spruzzata di humour." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 18 gennaio 2004)
Il film è stato presentato in concorso alla Quinzaine des Realisateurs al Festival di Cannes nel 2003.
Attore | Ruolo |
---|---|
Anne Reid | May |
Steven Mackintosh | Bobby |
Anna Wilson-Jones | Helen |
Daniel Craig | Darren |
Peter Vaughan | Toots |
Isabella Telezynska | Donna Delle Pulizie Polacca |
Oliver Ford Davies | Bruce |
Cathryn Bradshaw | Paula |
Danira Govich | Ragazza Alla Pari |
Zelda Tinska | Barista |
Carlo Kureishi | Jack |
Sachin Kureishi | Jack |
Simon Mason | Uomo Alla Tate Gallery |
Jonah Coombes | Agente Immobiliare |
Harry Michell | Harry |
Rosie Michell | Rosie |
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