Un documentario che nasce dalla premessa che l'Olocausto dovrebbe essere un argomento assolutamente proibito per la commedia. Ma è così? Persino le vittime dei campi di concentramento nazisti usavano l'umorismo per sopravvivere e resistere. Allora, dov'è il confine? Se rendiamo tabù l'Olocausto, quali saranno le implicazioni con altre controverse tematiche come l'11 settembre, l'AIDS, il razzismo, in una società che premia la libertà di parola?
Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2016.