Un gruppo di "elicotteri, al comando del capitano Edward, compie in Corea ardite imprese di salvataggio, venendo in aiuto ai piloti in difficoltà o che, avendo dovuto atterrare, sano esposti agli attacchi nemici. Malgrado il ristretto numero degli aerei a disposizione, che i continui attacchi nemici, rendendo inservibili molti apparecchi, riducono sempre più, il comandante si prodiga in ogni modo, affinché l'azione di soccorso abbia la massima estensione e la massima efficacia possibile. Gravi dissensi si manifestano tra il capitano e il tenente, già pilota di reattori, iI quale con la sua condotta temeraria compromette talvolta il buon successo delle missioni affidategli. Ma ben presto il tenente si rende conto delle buone ragioni del capitano e decide di attenersi scrupolosamente agli ordini ricevuti. Durante un'ardita azione di salvataggio il tenente viene gravemente ferito, mentre l'elicottero, colpito dal fuoco di una pattuglia nordcoreana, è costretto ad atterrare. Giungono in suo soccorso alcuni reattori ed un altro elicottero, che reca a bordo il capitano. Si accende un'aspra battaglia: mentre un medico pratica al tenente ferito una trasfusione di sangue, la pattugli nemica fa ogni sforzo per avvicinarsi al gruppo. Ma i soccorritori riescono a tenere lontano gli aggressori, finché il ferito é portato in salvo.
"Il film narra con efficace semplicità alcuni episodi del servizio di salvataggio aereo, che si svolge in zona di operazioni tra gravi difficoltà e continui pericoli. Il film ne fa risaltare opportunamente gli aspetti drammatici e umani. Discreta l'interpretazione, buona la fotografia." (Segnalazioni cinematografiche, vol. 40, 1956)